Perchè la Chiesa non può
non parlare
I Tazebao - EDIZIONE STRAORDINARIA sono disponibili consultando
il
Calendario pastorale della Parrocchia.
"Si assiste invece a tentativi
legislativi che, incuranti delle conseguenze che derivano
per lesistenza e lavvenire dei popoli nella formazione
della cultura e dei comportamenti sociali, intendono frantumare
lintangibilità della vita umana. I cattolici,
in questo frangente, hanno il diritto e il dovere di intervenire
per richiamare al senso più profondo della vita e alla
responsabilità che tutti possiedono dinanzi ad essa.
Giovanni Paolo II, continuando il costante insegnamento della
Chiesa, ha più volte ribadito che quanti sono impegnati
direttamente nelle rappresentanze legislative hanno il «preciso
obbligo di opporsi» ad ogni legge che risulti un attentato
alla vita umana. Per essi, come per ogni cattolico, vige limpossibilità
di partecipare a campagne di opinione in favore di simili
leggi né ad alcuno è consentito dare ad esse
il suo appoggio con il proprio voto.[19] Ciò non impedisce,
come ha insegnato Giovanni Paolo II nella Lettera Enciclica
Evangelium vitae a proposito del caso in cui non fosse possibile
scongiurare o abrogare completamente una legge abortista già
in vigore o messa al voto, che «un parlamentare, la
cui personale assoluta opposizione allaborto fosse chiara
e a tutti nota, potrebbe lecitamente offrire il proprio sostegno
a proposte mirate a limitare i danni di una tale legge e a
diminuirne gli effetti negativi sul piano della cultura e
della moralità pubblica».[20]".
Congregazione per
la Dottrina della Fede
[19] Cfr. GIOVANNI PAOLO II, Lett.
Enc. Evangelium vitae, n. 73.
[20] Ibid.
(da:
Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno
e il comportamento dei cattolici nella vita politica,
24 novembre 2002. La Congregazione per la Dottrina della Fede,
sentito anche il parere del Pontificio Consiglio per i Laici,
ha ritenuto opportuno pubblicare la presente Nota. La Nota
è indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica e,
in special modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli
laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica
nelle società democratiche. Il Sommo Pontefice Giovanni
Paolo II nell’Udienza del 21 novembre 2002 ha approvato la
presente Nota, decisa nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione,
e ne ha ordinato la pubblicazione).
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