Perchè la Chiesa non può
non parlare
I Tazebao - EDIZIONE STRAORDINARIA sono disponibili consultando
il
Calendario pastorale della Parrocchia.
"Quando lazione politica
viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono
deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora limpegno
dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità.
Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili,
infatti, i credenti devono sapere che è in gioco lessenza
dellordine morale, che riguarda il bene integrale della
persona. E questo il caso delle leggi civili in materia
di aborto e di eutanasia (da non confondersi
con la rinuncia allaccanimento terapeutico, la
quale è, anche moralmente, legittima), che devono tutelare
il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento
fino al suo termine naturale. Allo stesso modo occorre ribadire
il dovere di rispettare e proteggere i diritti dellembrione
umano. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela
e la promozione della famiglia, fondata sul matrimonio
monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua
unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi
sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate
in alcun modo altre forme di convivenza, né queste
possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale.
Così pure la garanzia della libertà di educazione
ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile,
riconosciuto tra laltro nelle Dichiarazioni internazionali
dei diritti umani".
Congregazione per
la Dottrina della Fede
(da:
Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno
e il comportamento dei cattolici nella vita politica,
24 novembre 2002. La Congregazione per la Dottrina della Fede,
sentito anche il parere del Pontificio Consiglio per i Laici,
ha ritenuto opportuno pubblicare la presente Nota. La Nota
è indirizzata ai Vescovi della Chiesa Cattolica e,
in special modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli
laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica
nelle società democratiche. Il Sommo Pontefice Giovanni
Paolo II nell’Udienza del 21 novembre 2002 ha approvato la
presente Nota, decisa nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione,
e ne ha ordinato la pubblicazione).
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