Come ho più volte affermato, la cultura contemporanea,
e particolarmente quella europea, corre il rischio dellamnesia,
della dimenticanza e dunque dellabbandono dello straordinario
patrimonio suscitato e ispirato dalla fede cristiana, che
costituisce lossatura essenziale della cultura europea,
e non solo di essa. Le radici cristiane dellEuropa
sono costituite infatti, oltre che dalla vita religiosa
e dalla testimonianza di tante generazioni di credenti,
anche dallinestimabile patrimonio culturale e artistico,
vanto e risorsa preziosa dei popoli e dei Paesi in cui la
fede cristiana, nelle sue diverse espressioni, ha dialogato
con le culture e le arti, le ha animate e ispirate, favorendo
e promuovendo come non mai la creatività e il genio
umano. Anche oggi tali radici sono vive e feconde, in Oriente
e in Occidente, e possono, anzi devono ispirare un nuovo
umanesimo, una nuova stagione di autentico progresso umano,
per rispondere efficacemente alle numerose e talvolta cruciali
sfide che le nostre comunità cristiane e le nostre
società si trovano ad affrontare, prima fra tutte
quella della secolarizzazione, che non solo spinge a prescindere
da Dio e dal suo progetto, ma finisce per negare la stessa
dignità umana, in vista di una società regolata
solo da interessi egoistici.
Torniamo a far respirare lEuropa a pieni polmoni,
a ridare anima non solo ai credenti, ma a tutti i popoli
del Continente, a promuovere la fiducia e la speranza, radicandole
nella millenaria esperienza di fede cristiana! In questo
momento non può mancare la testimonianza coerente,
generosa e coraggiosa dei credenti, perché possiamo
guardare insieme al futuro comune come ad un avvenire in
cui la libertà e la dignità di ogni uomo e
di ogni donna siano riconosciute come valore fondamentale
e sia valorizzata lapertura al Trascendente, a Dio,
lesperienza di fede come dimensione costitutiva della
persona.
Benedetto XVI
(Dal Discorso del Papa al Concerto offerto
dal Patriarca di Mosca
NellAula Paolo VI in occasione del V anniversario
Dellelezione di Benedetto XVI)