Nessuno pensa di porre alla gioventù tedesca
pietre di inciampo sul cammino, che dovrebbe condurre allattuazione
di una vera unità nazionale e fomentare un nobile
amore per la libertà e una incrollabile devozione
alla patria. Quello contro cui Noi Ci opponiamo, e Ci dobbiamo
opporre, è il contrasto voluto e sistematicamente
inasprito, mediante il quale si separano queste finalità
educative da quelle religiose. Perciò Noi diciamo
a questa gioventù: cantate i vostri inni di libertà,
ma non dimenticate che la vera libertà è la
libertà dei figli di Dio. Non permettete che la nobiltà
di questa insostituibile libertà scompaia nei ceppi
servili del peccato e della concupiscenza. A chi canta linno
della fedeltà alla patria terrena non è lecito
divenire transfuga e traditore con linfedeltà
al suo Dio, alla sua Chiesa e alla sua patria eterna. Vi
parlano molto di grandezza eroica, contrapponendola volutamente
e falsamente allumiltà e alla pazienza evangelica;
ma perché vi nascondono che si dà anche un
eroismo nella lotta morale? e che la conservazione della
purezza battesimale rappresenta unazione eroica, che
dovrebbe essere apprezzata meritevolmente nel campo sia
religioso sia naturale? Vi parlano delle fragilità
umane nella storia della Chiesa; ma perché vi nascondono
le grandi gesta, che laccompagnarono attraverso i
secoli, i santi che essa ha prodotto, il vantaggio che provenne
alla cultura occidentale dallunione vitale tra questa
Chiesa e il vostro popolo? Vi parlano molto di esercizi
sportivi, i quali, usati secondo una ben intesa misura,
danno una gagliardia fisica, che è un beneficio per
la gioventù. Ma ad essi viene assegnata oggi spesso
unestensione, che non tiene conto né della
formazione integrale e armonica del corpo e dello spirito,
né della conveniente cura della vita di famiglia,
né del comandamento di santificare il giorno del
Signore. Con unindifferenza, che confina col disprezzo,
si toglie al giorno del Signore il suo carattere sacro e
raccolto, che corrisponde alla migliore tradizione tedesca.
Attendiamo fiduciosi dai giovani tedeschi cattolici che
essi, nel difficile ambiente delle organizzazioni obbligatorie
dello Stato, rivendichino esplicitamente il loro diritto
a santificare cristianamente il giorno del Signore, che
la cura di irrobustire il corpo non faccia loro dimenticare
la loro anima immortale, che non si lascino sopraffare dal
male e cerchino piuttosto di vincere il male col bene, che
quale loro altissima e nobilissima meta ritengano quella
di conquistare la corona della vittoria nello stadio della
vita eterna.
Pio XI
(Mit brennender Sorge, 14 marzo 1937)