Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo
Casalmaggiore
Provincia e Diocesi di Cremona

nel Web sito DuomoCasalmaggiore
Progettazione contenuti:
Don Alberto Franzini e
Don Davide Barili
Progettazione e realizzazione Sito:
Giulio Destri
Aggiornamenti:
Martina Abelli
Responsabile "Chierichetti":
Francesco Salvatore
Responsabile "Fatti una risata":
Antonio Lucotti
07 Marzo 2009


Ancora sul caso Eluana:
no allo Stato etico!

….. “Nella vicenda di Eluana Englaro i “malati” di radicalismo individualistico, quelli che mettono le dita negli occhi alla realtà, quelli di destra e di sinistra che predicano la religione dell’autodeterminazione, sono diventati gli esempi portati sul palmo dell’informazione, esaltati dai massimi vertici dello Stato e della magistratura. Un bel risultato per i “tre grandi filoni”. Io ho provato una grande pena, perché ho pensato a quella povera donna, e a quei poveri genitori che si sono trovati in una bufera. Ma il cancro nasce dalla decisione e dal protagonismo di un magistrato. Io personalmente mi sono rotto le scatole del fatto che i magistrati in Italia ci debbano venire a spiegare come la società deve funzionare. Loro, per favore, applichino la legge e la piantino. Perché in tutta questa vicenda c’è stata una cosa priva di senso che è stata la sentenza di alcune corti. Basta. Io non credo in uno Stato etico. Credo in uno Stato che equilibri i diritti e i doveri. Ed è sempre una regola imperfetta. Io non penso che la legge sostituisca dei valori personali. La legge deve indicare dei confini nell’interesse collettivo. Perché non c’è soltanto la tutela del diritto della persona: c’è la tutela dei diritti della persona e il rispetto dell’interesse collettivo. Nella Costituzione italiana non ci sono soltanto i diritti personali. Ci sono anche gli interessi generali, l’interesse della società. Le due cose devono convivere. La Costituzione italiana è uno strumento culturale avanzato perché cerca passo per passo la compatibilità tra i limiti del diritto personale e il limite dell’interesse collettivo. Ed è un punto di equilibrio, non di lacerazione, quello che la legge deve indicare, tempo per tempo. Perciò le realtà che hanno la capacità di insegnare i valori devono formare le coscienze, affinché le coscienze formate usino bene le leggi. Chi è colui che deve star fuori dalle questioni che riguardano la formazione delle coscienze delle persone e le riforme dei costumi della società? Il magistrato. Perché non è tra i suoi compiti quello di formare la società etica. Suo compito è quello di essere un funzionario dello Stato, selezionato per concorso e pagato fino alla pensione. Un funzionario che deve semplicemente applicare le leggi. Al magistrato non piacciono le leggi che deve applicare? Benissimo, cambi mestiere.” …..


Roberto Mazzotta
Presidente della Banca Popolare di Milano
Intervistato da “Tempi”

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