Come ragionano questi con cui i pacifisti
vorrebbero aprire un dialogo? Prendiamo ad esempio
Yunis al Astal, deputao di Hamas ed erudito musulmano, che
l11 aprile 2008 (quando tra Israele e Hamas era ancora
in vigore la tregua) in una delle tante moschee di Gaza
pronunciava sermoni così: Allah vi ha scelti
per Lui stesso e per la Sua religione affinchè voi
siate la forza motrice che condurrà questa nazione
versi le fasi della successione, della messa in sicurezza
e del consolidamento del potere, e anche verso la conquista,
attraverso il proselitismo e la conquista militare, delle
capitali del mondo intero. Molto presto, se Dio lo vuole,
Roma sarà conquistata così come è stata
conquistata Costantinopoli, come aveva predetto il nostro
profeta Maometto. Oggi Roma è la capitale dei cattolici,
la capitale dei Crociati, ed essa ha dichiarato guerra allIslam
ed ha impiantato i fratelli delle scimmie e dei porci in
Palestina allo scopo di impedire il risveglio dellIslam.
La loro capitale servirà da postazione avanzata per
le conquista islamiche che si propagheranno nellEuropa
tutta intera, poi si volgeranno verso le due Americhe e
anche verso lEuropa dellEst. Io credo che i
nostri figli e i nostri nipoti erediteranno grazie al nostro
jihad e ai nostri sacrifici e, se Dio lo vuole, i comandanti
di tale conquista verranno dai loro ranghi.
Di questi sermoni dodio è pieno il mondo islamico.
Perciò togliamoci dalla testa lidea che esista
una correlazione tra Hamas e questione palestinese. I teorici
dellideologia del risveglio musulmano
si sono formati nelle migliori università occidentali,
non a Gaza. E sono rampolli fanatici della borghesia araba,
non i figli di quei poveri diavoli che dai territori palestinesi
attraversavano ogni giorno i valichi per andare a fare i
muratori in Israele. Sono ostacoli, non interlocutori per
la pace.
Da Tempi, 15 gennaio 2009