Testamento biologico?
No, grazie
Due sono stati finora i motivi che mi hanno
reso contrario al cosiddetto testamento biologico. Il
primo è la convinzione che nessuno ha la piena
disponibilità della propria vita nel senso, in
questo caso, di poterla rifiutare quando abbia a diventare
pesante o apparentemente inutile. Il secondo scaturisce
dalla difficoltà di dettare in anticipo disposizioni
su una serie di ipotetici avvenimenti e condizioni che
si possono presentare con infinite variazioni ed incognite.
La mentalità corrente è invece sempre più
incline ad abbreviare i momenti finali della vita e ad
affrettare la morte, soprattutto con la nobile
motivazione di evitare inutili sofferenze. Sofferenze
del malato, così parrebbe, ma anche e soprattutto
del parente.
Bruno Bna