Una prima bussola per le elezioni
(Riceviamo dal Timone e volentieri pubblichiamo)
Adesso in Italia è tempo di campagna
elettorale in vista delle elezioni politiche che si terranno
il 13 e 14 aprile 2008. Come sempre accade in queste circostanze,
molti ci chiederanno suggerimenti e noi stessi ci chiediamo
quale sia il modo migliore di contribuire al bene comune
del Paese in cui viviamo. La Chiesa cattolica ha sempre
guardato con attenzione a questi momenti di grande importanza
per il futuro dellItalia. Sessantanni fa,
il 18 aprile 1948, scese in campo con determinazione,
senza alcuna incertezza, per indicare agli italiani il
dovere di opporsi con il voto al pericolo socialcomunista.
Oggi crediamo che linsegnamento della Chiesa si
esprima con altrettanta chiarezza, anche se con modalità
diverse, per indicare agli italiani non per chi votare,
ma per che cosa, per quali principi.
Il documento al quale facciamo riferimento rimane la Nota
dottrinale della Congregazione per la dottrina della fede
su alcune questioni riguardanti limpegno e il comportamento
dei cattolici nella vita politica, del 24 novembre 2002,
firmato dallallora card. Joseph Ratzinger, Prefetto
della Congregazione, oggi papa Benedetto XVI.
In tale Nota si invitano i fedeli a prendere ogni decisione
politica tenendo presenti quei principi non negoziabili
che il Papa ha ricordato anni dopo, il 30 marzo 2006,
incontrando i partecipanti a un Convegno promosso dal
Partito Popolare europeo.
Essi sono principi precisi e hanno un ordine gerarchico
altrettanto preciso, anche se naturalmente non esauriscono
il bene comune di una nazione:
1. Tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo
momento del concepimento fino alla morte naturale.
2. Riconoscimento e promozione della struttura naturale
della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata
sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla
giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse
di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono
alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere
particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
3. Tutela del diritto dei genitori di educare i
propri figli.
Questi principi ha aggiunto papa Benedetto
XVI non sono verità di fede, anche se ricevono
ulteriore luce e conferma dalla fede. Essi sono iscritti
nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta
lumanità.
Noi li offriamo alla vostra meditazione così come
si leggono dal testo del Papa, come criterio della scelta
per le prossime elezioni. Non vi suggeriamo chi votare,
ma per che cosa votare, cioè vi invitiamo a confrontare
i programmi e le parole di chi chiederà il vostro
voto con questi semplici e precisi principi non
negoziabili. E vi invitiamo a farli leggere così
come sono a chi, anche a voi, chiederà un consiglio,
una indicazione, un suggerimento.