Tolleranza? Sì, a patto che
Io penso che la tolleranza non sia la categoria
migliore per connotare un modello di buona società.
Perché si tollera il male. Ciò che pure
è giudicato negativo, non si può eliminare,
lo si tollera. Se usata a proposito delle diversità
che sin incontrano, la tolleranza non è necessariamente
un male, se si considera che la diversità può
essere positiva. Ma la tolleranza è spesso collegata
al concetto di indifferenza etica: la convivenza tra le
persone è buona, a patto che vi si entri non possedendo
alcuna appartenenza forte. Si può convivere solo
se si è tolleranti, e si è tolleranti solo
se si è nessuno. Ma con questa idea della convivenza
si va necessariamente verso una società di soggetti
sradicati, spaesati, esiliati da se stessi, e quindi estranei
gli uni agli altri.
Card. Carlo Caffarra
Arcivescovo di Bologna
(Corriere della sera, 2 novembre 2007)