La verità sulluomo garantisce
la convivenza fra i popoli
Spesso il dibattito internazionale appare segnato da
una logica relativistica che pare ritenere, come unica
garanzia di una convivenza pacifica tra i popoli, il negare
cittadinanza alla verità sulluomo e sulla
sua dignità nonché alla possibilità
di un agire etico fondato sul riconoscimento della legge
morale naturale. Viene così di fatto ad imporsi
una concezione del diritto e della politica, in cui il
consenso tra gli Stati, ottenuto talvolta in funzione
di interessi di corto respiro o manipolato da pressioni
ideologiche, risulterebbe essere la sola ed ultima fonte
delle norme internazionali. I frutti amari di tale logica
relativistica nella vita internazionale sono purtroppo
evidenti: si pensi, ad esempio, al tentativo di considerare
come diritti delluomo le conseguenze di certi stili
egoistici di vita, oppure al disinteresse per le necessità
economiche e sociali dei popoli più deboli, o al
disprezzo del diritto umanitario e ad una difesa selettiva
dei diritti umani. In tale senso, vi incoraggio ad opporre
al relativismo la grande creatività della verità
circa linnata dignità delluomo e dei
diritti che ne conseguono. Una tale creatività
consentirà di dare una risposta più adeguata
alle molteplici sfide presenti nellodierno dibattito
internazionale e soprattutto permetterà di promuovere
iniziative concrete, che vanno vissute in spirito di comunione
e libertà.
Benedetto XVI Dal Discorso alle Ong
cattoliche
1 dicembre 2007