Il Presidente della Repubblica:
La Nazione è stata vicina
al nostro contingente militare.
Ma lo è stato anche tutto il nostro Parlamento?
Lo sono state anche tutte le forze politiche?
Lo è stato il movimento pacifista?
I nostri militari si sono impegnati in Iraq sentendo la
missione cui erano stati chiamati non come impresa bellicista,
ma come impresa di pace e di civiltà. La drammaticità
della situazione attuale in Iraq il dibattito critico che si
sviluppa ora negli stessi Stati Uniti nulla tolgono allonestà
di sentimenti e di intenti che ha animato la partecipazione
di migliaia di ominidi tutte le Forze Armate ad Antica Babilonia.
Per garantire la pace e la sicurezza internazionale può
essere necessario limpegno delle forze armate di qualsiasi
Paese membro dellOnu. Ma crediamo di poter dire che a
missioni militari di tale natura, lItalia ha partecipato
e partecipa con una sua peculiare sensibilità e umanità,
che suscita rispetto e simpatia nelle popolazioni con cui entriamo
in contatto, e con una sua particolare attenzione agli aspetti
più costruttivi, di sostegno e di collaborazione civile,
del nostro compito. [ ] La diversità di opinioni
tra le forze politiche sullinvio e ora, per altro verso,
sul ritiro dei nostri militari va ricordata per la sua legittimità
democratica, ma non ha potuto impedire la vicinanza dellintera
collettività nazionale al contingente impegnato in quella
difficile missione, e la più profonda, affettuosa solidarietà
per le prove di sacrificio generosamente offerte dai caduti
e dai feriti. [ ] Non cè contrasto politico
che possa impedire un sereno, obiettivo bilancio del ruolo svolto
da Antica Babilonia. Unesperienza di condivisione nazionale
che dovrà fare testo sempre, in futuro.
Giorgio Napolitano
(7 dicembre 2006)