Famiglia sei priorità
Vita - Soggetto sociale - Educazione - Lavoro - Fisco -
Welfare
FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI Manifesto
del Forum delle Associazioni familiari per le elezioni politiche
del 2006
Perché la famiglia
I temi che riguardano la famiglia impongono chiarezza di scelte
ed una grande capacità di progettare non solo per il
presente, ma anche per il futuro che è costituito dai
nostri figli.
Le grandi trasformazioni in atto ci confermano che la famiglia
è la priorità cui il legislatore dovrà
guardare con sempre maggiore attenzione. Senza di essa l'Italia,
e con essa lEuropa, non hanno futuro: viene meno la
stessa capacità di una società di rigenerarsi
e di progredire. Ogni attacco contro la famiglia, diretto
o indiretto, è in realtà un attacco alle basi
che sorreggono la nostra convivenza sociale, e in definitiva
un suicidio culturale.
Disgregare la famiglia, intenzionalmente o con lomissione
di serie politiche di supporto, significa rendere meno competitiva,
meno prospera lintera società, così come
la negazione dei diritti della famiglia mette a rischio il
permanere degli stessi diritti della persona, che per secoli
hanno contraddistinto la nostra cultura occidentale.
Quali politiche familiari
Porre l'accento sul soggetto famiglia significa individuare
degli interventi politici che ne promuovano le relazioni e
le funzioni sociali. Lo specifico delle politiche familiari
è la capacità di superare le attuali forme di
assistenzialismo per attuare coraggiosi interventi di carattere
promozionale, universale e distintivo, avendo come destinatari
non i singoli membri del nucleo familiare, bensì la
famiglia in quanto tale. Le famiglie oggi hanno imparato ad
affrontare e risolvere i problemi e i bisogni più diversi
attraverso quella specifica forma di solidarietà e
sostegno costituito dall'associazionismo familiare, che permette
loro di diventare protagoniste delle proprie scelte.
L'associazionismo familiare deve quindi essere riconosciuto
come un soggetto sociale nuovo, espressione di responsabilità
e autonomia delle famiglie stesse, che non vogliono essere
ridotte a semplice oggetto di assistenza.
Per questo si chiede il pieno riconoscimento del ruolo dellassociazionismo
familiare quale interlocutore specifico delle politiche familiari,
in base ad una corretta applicazione del principio di sussidiarietà
orizzontale, che mira
a promuovere la responsabilità e il protagonismo dei
cittadini, per il benessere dell'intera società.
1 Vita
E' fondamentale operare per il riconoscimento della
soggettività giuridica dellessere umano in ogni
fase del suo sviluppo, nel seno materno o anche quando si
trova in una provetta.
In conformità a questo principio si richiede limpegno
a non consentire modifiche peggiorative della legge 40/04
sulla procreazione medicalmente assistita.
Fermo restando il giudizio negativo sulla legge 194/78
sullinterruzione volontaria della gravidanza, si richiede
di mettere in atto uneffettiva tutela sociale della
maternità vigilando sullapplicazione integrale
della parte preventiva della stessa legge.
Di conseguenza, andranno riformati i consultori familiari
in modo da renderli luoghi effettivi di ricerca di possibili
alternative allaborto.
Coerentemente con la scelta per la vita, si richiede
di non permettere lintroduzione delleutanasia
nellordinamento giuridico italiano, ma di promuovere
piuttosto condizioni adeguate per continuare a vivere in piena
dignità anche nella sofferenza.
2 Famiglia soggetto sociale
La Costituzione italiana, testo fondamentale del nostro ordinamento
sociale, riconosce che la famiglia è una società
naturale fondata sul matrimonio (art. 29) e che quindi è
un soggetto sociale che precede e fonda il vivere civile.
Non sono ammissibili lo svuotamento del matrimonio
a favore di indistinti, incontrollabili, indocumentabili e
indisciplinabili legami affettivi, e lequiparazione
tra matrimonio ed altre formazioni sociali di varia ed eterogenea
natura.
Nel rapporto tra famiglia e Stato la famiglia assolve
il proprio obbligo e dovere fondamentale di costituire il
nucleo fondante la società, e lo Stato ha l'obbligo,
attraverso proprie determinazioni, di proteggere e tutelare
la valenza sociale e pubblica della famiglia fondata sul matrimonio
tra uomo e donna.
Occorre dunque porre laccento sul soggetto famiglia,
come soggetto sociale autonomo, da cui dovrebbero discendere
norme di promozione che abbiano come destinataria la famiglia
in quanto tale.
L'applicazione di serie politiche familiari è
la migliore forma di prevenzione e di contrasto all'aumento
delle situazioni di povertà e di emarginazione.
Si chiede il pieno riconoscimento del ruolo dellssociazionismo
familiare quale soggetto pubblico specifico ed autonomo.
3 Educazione
Il tema educativo è sempre più centrale
e decisivo per il futuro delle nuove generazioni. Leducazione
rimanda sia al compito primario ed insostituibile di entrambi
i genitori nella famiglia, sia al ruolo della scuola, sia
al ruolo dei mezzi di comunicazione.
È decisivo che la famiglia possa svolgere nella
scuola il proprio originale ruolo di responsabilità
educativa, contribuendo a definire in modo concordato con
i docenti il percorso scolastico personalizzato dei propri
figli, costruendo così unalleanza educativa.
E' necessario oggi definire e costruire con tutte le
Regioni quei percorsi di istruzione e formazione professionale
indispensabili per contrastare lancora enorme dispersione
scolastica e per allargare lofferta formativa.
Va garantita non solo lautonomia costituzionale
delle istituzioni scolastiche, ma anche il raggiungimento
della piena parità fra scuole statali e non statali.
Le famiglie non debbono più essere discriminate in
base al reddito nella loro libertà di scelta della
scuola.
Di fronte ad una comunicazione sempre più invasiva
e capillare, la famiglia chiede lapplicazione certa
di elementari regole della convivenza civile, nel pieno rispetto
in primo luogo dei minori.
4 Lavoro
E' urgente realizzare una politica integrata e globale
di conciliazione tra esigenze del lavoro ed esigenze della
vita familiare, che deve riguardare sia lorganizzazione
del mondo lavorativo sia lorganizzazione del sistema
sociale.
Si chiede quindi di allargare e tutelare il ricorso
alle varie modalità di part-time a richiesta, garantendone
lesercizio effettivo; di migliorare lutilizzo
della legge sui congedi parentali; di intervenire con integrazioni
salariali per i periodi passati in regime di part-time o di
congedo.
In merito allorganizzazione del sistema sociale,
va aumentata lofferta sia pubblica che privata di servizi
maternoinfantili, in modo da valorizzare al meglio tutte le
risorse e le soggettività presenti sul territorio.
Va riconosciuto lapporto rilevante che il lavoro
familiare assicura sia alla micro-economia della famiglia
sia alla macro-economia sociale, attuando sostanziali modifiche
alle attuali normative sul lavoro domestico.
La crescente presenza di lavoratori extra-comunitari
nel nostro Paese deve far pensare alla tutela e alla promozione
anche delle loro famiglie, sia attraverso misure che contrastino
la precarietà dei lavoratori immigrati, sia attraverso
una politica promozionale dei ricongiungimenti familiari,
sia attraverso il necessario sostegno allintegrazione
scolastica dei figli.
5 Fiscalità
E necessario prendere atto che ancora oggi in
Italia il carico fiscale grava in modo particolarmente ingiusto
sulle famiglie con figli a carico.
Va introdotto un sistema fiscale basato non solo sullequità
verticale, ma anche sull'equità orizzontale per cui,
a parità di reddito, chi ha figli da mantenere non
deve pagare la stessa entità di tasse di chi non ne
ha.
Il reddito imponibile di un capofamiglia deve dunque
essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma
anche in base al numero dei componenti della famiglia a carico
dello stesso.
E' quindi auspicabile un sistema di deduzioni dal reddito
percepito pari al reale costo di mantenimento di ogni membro
a carico della famiglia, quindi certamente di molto superiori
alle attuali.
Inoltre, va affrontato il problema dei cosiddetti incapienti,
con l'introduzione di unintegrazione al reddito pari
alla deduzione non goduta.
Si pone il problema di sanare la disparità di
trattamento tra famiglia monoreddito e bireddito. Lart.
53 della Costituzione, che prevede il dovere di contribuire
alle spese pubbliche in rapporto alla propria capacità
contributiva,
viene palesemente contraddetto dallattuale sistema fiscale,
che non considera in maniera adeguata la diminuita capacità
contributiva derivante dallavere figli a carico.
6 Welfare
Il welfare è il crocevia di una serie di temi
centrali per la famiglia: salute, sicurezza, previdenza, servizi
di educazione e cura, rapporto tra le generazioni, parità
uomo-donna, abitazione, ecc., per il "benessere relazionale"
generato dalla famiglia.
I servizi sociali quindi devono porre al centro del
proprio intervento la famiglia e i suoi legami, quelle reti
di solidarietà informale che costituiscono una risorsa
di responsabilità e creatività dell'intera società.
Va privilegiato un sistema di cura che permetta ai
membri deboli della famiglia l'opzione di essere accuditi
dai propri familiari, e nello stesso tempo, devono essere
garantite quelle strutture in grado di offrire alla famiglia
sostegni e servizi in caso di difficoltà.
Specifica attenzione è richiesta nei confronti
di quei nuclei che presentano particolari situazioni di bisogno:
povertà, esclusione sociale, presenza di membri deboli,
precarietà lavorativa, vedovanza, immigrazione, separazione
o divorzio.
Anche la nuova legge sullaffido condiviso dovrà
trovare piena attuazione e completamento.
Un welfare basato sul principio di sussidiarietà
chiede alle istituzioni di pensarsi e di agire al servizio
della crescita della società civile.
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