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2 aprile 2006

TAZEBAO

Famiglia sei priorità
Vita - Soggetto sociale - Educazione - Lavoro - Fisco - Welfare



FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI
Manifesto del Forum delle Associazioni familiari per le elezioni politiche del 2006

Perché la famiglia
I temi che riguardano la famiglia impongono chiarezza di scelte ed una grande capacità di progettare non solo per il presente, ma anche per il futuro che è costituito dai nostri figli.
Le grandi trasformazioni in atto ci confermano che la famiglia è la priorità cui il legislatore dovrà guardare con sempre maggiore attenzione. Senza di essa l'Italia, e con essa l’Europa, non hanno futuro: viene meno la stessa capacità di una società di rigenerarsi e di progredire. Ogni attacco contro la famiglia, diretto o indiretto, è in realtà un attacco alle basi che sorreggono la nostra convivenza sociale, e in definitiva un suicidio culturale.
Disgregare la famiglia, intenzionalmente o con l’omissione di serie politiche di supporto, significa rendere meno competitiva, meno prospera l’intera società, così come la negazione dei diritti della famiglia mette a rischio il permanere degli stessi diritti della persona, che per secoli hanno contraddistinto la nostra cultura occidentale.

Quali politiche familiari
Porre l'accento sul soggetto famiglia significa individuare degli interventi politici che ne promuovano le relazioni e le funzioni sociali. Lo specifico delle politiche familiari è la capacità di superare le attuali forme di assistenzialismo per attuare coraggiosi interventi di carattere promozionale, universale e distintivo, avendo come destinatari non i singoli membri del nucleo familiare, bensì la famiglia in quanto tale. Le famiglie oggi hanno imparato ad affrontare e risolvere i problemi e i bisogni più diversi attraverso quella specifica forma di solidarietà e sostegno costituito dall'associazionismo familiare, che permette loro di diventare protagoniste delle proprie scelte.
L'associazionismo familiare deve quindi essere riconosciuto come un soggetto sociale nuovo, espressione di responsabilità e autonomia delle famiglie stesse, che non vogliono essere ridotte a semplice oggetto di assistenza.
Per questo si chiede il pieno riconoscimento del ruolo dell’associazionismo familiare quale interlocutore specifico delle politiche familiari, in base ad una corretta applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, che mira
a promuovere la responsabilità e il protagonismo dei cittadini, per il benessere dell'intera società.

1 Vita
• E' fondamentale operare per il riconoscimento della soggettività giuridica dell’essere umano in ogni fase del suo sviluppo, nel seno materno o anche quando si trova in una provetta.
In conformità a questo principio si richiede l’impegno a non consentire modifiche peggiorative della legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita.
• Fermo restando il giudizio negativo sulla legge 194/78 sull’interruzione volontaria della gravidanza, si richiede di mettere in atto un’effettiva tutela sociale della maternità vigilando sull’applicazione integrale della “parte preventiva” della stessa legge.
• Di conseguenza, andranno riformati i consultori familiari in modo da renderli luoghi effettivi di ricerca di possibili alternative all’aborto.
• Coerentemente con la scelta per la vita, si richiede di non permettere l’introduzione dell’eutanasia nell’ordinamento giuridico italiano, ma di promuovere piuttosto condizioni adeguate per continuare a vivere in piena dignità anche nella sofferenza.

2 Famiglia soggetto sociale
La Costituzione italiana, testo fondamentale del nostro ordinamento sociale, riconosce che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio (art. 29) e che quindi è un soggetto sociale che precede e fonda il vivere civile.
• Non sono ammissibili lo svuotamento del matrimonio a favore di indistinti, incontrollabili, indocumentabili e indisciplinabili legami affettivi, e l’equiparazione tra matrimonio ed altre formazioni sociali di varia ed eterogenea natura.
• Nel rapporto tra famiglia e Stato la famiglia assolve il proprio obbligo e dovere fondamentale di costituire il nucleo fondante la società, e lo Stato ha l'obbligo, attraverso proprie determinazioni, di proteggere e tutelare la valenza sociale e pubblica della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.
• Occorre dunque porre l’accento sul soggetto famiglia, come soggetto sociale autonomo, da cui dovrebbero discendere norme di promozione che abbiano come destinataria la famiglia in quanto tale.
• L'applicazione di serie politiche familiari è la migliore forma di prevenzione e di contrasto all'aumento delle situazioni di povertà e di emarginazione.
• Si chiede il pieno riconoscimento del ruolo dell’ssociazionismo familiare quale soggetto pubblico specifico ed autonomo.

3 Educazione
• Il tema educativo è sempre più centrale e decisivo per il futuro delle nuove generazioni. L’educazione rimanda sia al compito primario ed insostituibile di entrambi i genitori nella famiglia, sia al ruolo della scuola, sia al ruolo dei mezzi di comunicazione.
• È decisivo che la famiglia possa svolgere nella scuola il proprio originale ruolo di responsabilità educativa, contribuendo a definire in modo concordato con i docenti il percorso scolastico personalizzato dei propri figli, costruendo così un’alleanza educativa.
• E' necessario oggi definire e costruire con tutte le Regioni quei percorsi di istruzione e formazione professionale indispensabili per contrastare l’ancora enorme dispersione scolastica e per allargare l’offerta formativa.
• Va garantita non solo l’autonomia costituzionale delle istituzioni scolastiche, ma anche il raggiungimento della piena parità fra scuole statali e non statali. Le famiglie non debbono più essere discriminate in base al reddito nella loro libertà di scelta della scuola.
• Di fronte ad una comunicazione sempre più invasiva e capillare, la famiglia chiede l’applicazione certa di elementari regole della convivenza civile, nel pieno rispetto in primo luogo dei minori.

4 Lavoro
• E' urgente realizzare una politica integrata e globale di conciliazione tra esigenze del lavoro ed esigenze della vita familiare, che deve riguardare sia l’organizzazione del mondo lavorativo sia l’organizzazione del sistema sociale.
• Si chiede quindi di allargare e tutelare il ricorso alle varie modalità di part-time a richiesta, garantendone l’esercizio effettivo; di migliorare l’utilizzo della legge sui congedi parentali; di intervenire con integrazioni salariali per i periodi passati in regime di part-time o di congedo.
• In merito all’organizzazione del sistema sociale, va aumentata l’offerta sia pubblica che privata di servizi maternoinfantili, in modo da valorizzare al meglio tutte le risorse e le soggettività presenti sul territorio.
• Va riconosciuto l’apporto rilevante che il lavoro familiare assicura sia alla micro-economia della famiglia sia alla macro-economia sociale, attuando sostanziali modifiche alle attuali normative sul lavoro domestico.
• La crescente presenza di lavoratori extra-comunitari nel nostro Paese deve far pensare alla tutela e alla promozione anche delle loro famiglie, sia attraverso misure che contrastino la precarietà dei lavoratori immigrati, sia attraverso una politica promozionale dei ricongiungimenti familiari, sia attraverso il necessario sostegno all’integrazione scolastica dei figli.

5 Fiscalità
• E’ necessario prendere atto che ancora oggi in Italia il carico fiscale grava in modo particolarmente ingiusto sulle famiglie con figli a carico.
• Va introdotto un sistema fiscale basato non solo sull’equità verticale, ma anche sull'equità orizzontale per cui, a parità di reddito, chi ha figli da mantenere non deve pagare la stessa entità di tasse di chi non ne ha.
• Il reddito imponibile di un capofamiglia deve dunque essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia a carico dello stesso.
• E' quindi auspicabile un sistema di deduzioni dal reddito percepito pari al reale costo di mantenimento di ogni membro a carico della famiglia, quindi certamente di molto superiori alle attuali.
• Inoltre, va affrontato il problema dei cosiddetti “incapienti”, con l'introduzione di un’integrazione al reddito pari alla deduzione non goduta.
• Si pone il problema di sanare la disparità di trattamento tra famiglia monoreddito e bireddito. L’art. 53 della Costituzione, che prevede il dovere di contribuire alle spese pubbliche in rapporto alla propria capacità contributiva,
viene palesemente contraddetto dall’attuale sistema fiscale, che non considera in maniera adeguata la diminuita capacità contributiva derivante dall’avere figli a carico.

6 Welfare
• Il welfare è il crocevia di una serie di temi centrali per la famiglia: salute, sicurezza, previdenza, servizi di educazione e cura, rapporto tra le generazioni, parità uomo-donna, abitazione, ecc., per il "benessere relazionale" generato dalla famiglia.
• I servizi sociali quindi devono porre al centro del proprio intervento la famiglia e i suoi legami, quelle reti di solidarietà informale che costituiscono una risorsa di responsabilità e creatività dell'intera società.
• Va privilegiato un sistema di cura che permetta ai membri deboli della famiglia l'opzione di essere accuditi dai propri familiari, e nello stesso tempo, devono essere garantite quelle strutture in grado di offrire alla famiglia sostegni e servizi in caso di difficoltà.
• Specifica attenzione è richiesta nei confronti di quei nuclei che presentano particolari situazioni di bisogno: povertà, esclusione sociale, presenza di membri deboli, precarietà lavorativa, vedovanza, immigrazione, separazione o divorzio.
• Anche la nuova legge sull’affido condiviso dovrà trovare piena attuazione e completamento.
• Un welfare basato sul principio di sussidiarietà chiede alle istituzioni di pensarsi e di agire al servizio della crescita della società civile.





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