Per noi cristiani, catastrofi di questo genere non devono
essere interpretate come "segni della vendetta di Dio
contro i nemici" - come si legge in questi giorni su
qualche sito farneticamente legato a qualche gruppo fondamentalista
di matrice islamica - ma rendono ancor più necessaria
la nostra richiesta a Dio di ravvedimento, di conversione
di trasformazione del dolore della morte in maggiore capacita
di amore e di condivisione verso chi è stato misteriosamente
colpito dalla tragedia.
Don Alberto Franzini, Vita cattolica - 8 settembre
2005