Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo
Casalmaggiore
Provincia e Diocesi di Cremona

nel Web sito DuomoCasalmaggiore
Progettazione contenuti:
Don Alberto Franzini e
Don Davide Barili
Progettazione e realizzazione Sito:
Giulio Destri
Aggiornamenti:
Martina Abelli
Responsabile "Chierichetti":
Francesco Salvatore
Responsabile "Fatti una risata":
Antonio Lucotti
17 dicembre 2005

TAZEBAO

La “Croce rossa” cambia simbolo
Farneticazioni del passato?


In questi giorni a Ginevra i rappresentanti di 192 nazioni stanno decidendo di cancellare i simboli religiosi da questa organizzazione umanitaria. La croce finirà in un angolino dentro il grande cristallo rosso, insieme alla mezzaluna e alla stella di David. Ma questo lo vogliono i popoli o un gruppo dirigente fedele al “politicamente corretto?”

“ Rinunciare oggi, dopo un secolo e mezzo, alla croce in nome del rispetto delle altre religioni, più che un traguardo condiviso sa tanto di armistizio al ribasso. Un passo indietro per tutti. […]La croce ‘dà fastidio’? Per la verità, da molto tempo prima di finire sulla fiancata di un’ambulanza. Cancellarla però non dà sollievo ad alcuno, e forse priva molti, molti di più di quanti siano i cristiani, di un segno forte capace di dare senso alla sofferenza. Un segno già universale, che nella sua universalità parla al cuore di ciascuno. E’ in se stesso un messaggio di fraternità senza barriere, senza lottizzazioni pelose, senza ghettizzazioni incombenti. Se nell’epoca della globalizzazione impoveriamo i segni già universali, che speranza abbiamo di umanizzare il tanto che ancora resta disumano? Ma i signori che stanno a Ginevra hanno provato a ragionare mettendosi nei panni veri dei bisognosi e degli afflitti?”.

Carlo Baroni
(Avvenire, martedì 6 dicembre 2005)


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