"Perché l'ideologia, in particolare e soprattutto
quella comunista, è contraria alla Verità? Lo
è per l'egualitarismo che contraddice e sopprime la
libertà personale. Lo è per il totalitarismo
che concentra in pochi il destino di molti. Ne vincola l'intera
vita sociale, stermina il dissenso e lo reprime come inammissibile
e imperdonabile. Lo è in quanto derivazione perversa
e contraddittoria dal settecentesco Secolo dei Lumi. L'ideologia
comunista comincia con il finto amore per l'Uomo, ma esso,
nell'intelletto e nella pratica, finisce con l'orrore della
vita. Io ho vissuto nel Partito impraticabili, estranianti
ideali, io ho vissuto l'ideologia dell'avversione all'uomo.
Mi sforzo di indurre gli altri a fare i conti con un passato
che è praticamente fallito, ma non è morto.
Mi batto perché esso non venga rimosso senza essere
stato affrontato criticamente e senza una contestazione civile,
ma implacabile. Parlo perché altri non cadano nell'errore
mio e di una intera generazione. La mia rottura con l'Ideologia
è stata difficile, forse lenta, sicuramente sofferta.
Lottare contro l'ideologia è lottare contro la solitudine,
la violenza, l'inganno. Significa prepararsi a cogliere il
vero Ideale della Bellezza: la presenza irresistibile di Dio".
Massimo CAPRARA
Da Palmiro a Nicodemo
tratto da Tempi, 19.12.2002, n. 51 p. 7-10
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