L'Istituto Sturzo ha celebrsto qualche settimana fa un convegno
sulla strage perpetrata in Ucraina dal 1932 al 1933. In due
anni in regime bolscevico fece tra i 7 e i 10 milioni di vittime,
semplicemente facendo morire di fame i contadini ucraini,
considerati nemici.
Anche Paolo Mieli, sul Corsera, ne ha parlato, segnalando
una terribile "distrazione". Si riferiva all'importante allocuzione
di Giovanni Paolo II "in occasione dei settant'anni della
carestia in Ucraina provocata dal regime comunista".
Mieli spiegava: " In un messagio indirizzato ai cardinali
ucraini il Pontefice ha ricordato i milioni di morti provocati
con fredda determinazione provocati dai detentori del potere
in quell'epoca sulla base di un dissennato disegno omicida.
Stranamente - ha osservato Mieli - a differenza di ogni altro
sospiro del Santo Padre in questo lungo anno di guerra, quel
discorso è passato pressochè inosservato e su
gran parte dei giornali più sensibili al tema della
memoria non se ne è trovata traccia".
Già, indovitate perchè?
Marta Dell'Asta
Una via per incominciare,
(ed. La Casa di Matriona, 2003)
|