"Dall'inizio della sua esistenza la Chiesa
predica la misericordia di Dio, pegno e fonte di salvezza per l'uomo. Sembra,
tuttavia, che oggi è particolarmente chiamata ad annunciare al mondo questo
messaggio. Dio ha scelto per questo i nostri tempi. Forse perché il
ventesimo secolo, nonostante indiscutibili successi in molti campi, è stato
segnato dal mistero dell'iniquità. Davanti all'umanità si aprono
nuove prospettive di sviluppo e, nel contempo, pericoli finora inediti. Sovente
l'uomo vive come se Dio non esistesse, e perfino mette se stesso al posto di Dio.
Si arroga il diritto del Creatore di interferire nel mistero della vita umana.
Vuole decidere, mediante manipolazione genetiche, la vita dell'uomo e determinare
il limite della morte. Respingendo le leggi divine e i principi morali, attenta
apertamente alla famiglia. In vari modi cerca di far tacere la voce di Dio nel
cuore degli uomini; vuol fare di Dio il "grande assente" nella cultura
e nella coscienza dei popoli. Il mistero dell'iniquità continua a segnare
la realtà del mondo. Ecco perché bisogna far risuonare il messaggio
dell'amore misericordioso con nuovo vigore". Giovanni Paolo II
Cracovia, 18 agosto 2002
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