"L'identità cristiana dell'Europa è un
fatto, nel bene e nel male. Affermandola, l'Europa si assume
sia gli splendori che le ombre che storicamente corrispondono
a questa identità. Io, ebreo, per essere ebreo ho bisogno
anche che chi è diverso da me affermi la sua diversità,
e non la nasconda. L'Altro non è semplicemente una
realtà sociale; ontologicamente, è necessario
perché possa esserci l'Io. Se non c'è l'Altro,
non c'è un Io distinto. L'orientamento degli europei
a negare le loro radici cristiane può anche generare
in ebrei, musulmani e credenti di altri religioni sospetto
e disprezzo. Sospetto circa una mancanza di buona fede. E
disprezzo perché potrei domandarmi: Come possono costoro
rispettare la mia identità se non rispettano la loro
stessa?"
Joseph Weiler, ebreo
Tempi, n 40 (2003)
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