"Per essere autentiche sentinelle della pace, dobbiamo
lasciarci guidare dalla voce della coscienza, nel suo compito
di discernimento e di decisione operosa.
La voce della coscienza ci chiede di discernere, ossia di
riconoscere e giudicare, nella verità, i valori e le
esigenze delle persone e dell'ordine sociale. Esprimiamo,
dunque, un sì convinto alla pace e a tutto ciò
che è necessario perché si realizzi e, insieme,
un no deciso a quanto la turba o la distrugge.
Per non cadere però in uno scorretto pacifismo, è
necessario:
- educare la propria coscienza, conoscendo e approfondendo
la dottrina sociale della Chiesa sulla pace e sulla guerra;
- evitare ogni reazione emotiva e irrazionale di fronte alle
posizioni che emergono su questi problemi;
- essere attenti e critici nei confronti delle possibili manipolazioni
della verità da parte dei mass-media"
(Dal messaggio del Cardinale Arcivescovo Dionigi Tettamanzi
a tutte le parrocchie della diocesi di Milano a seguito del
Convegno "Pacem in terris. La posizione della Chiesa
sulla pace, del 16 marzo scorso).
|