Parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo
Casalmaggiore
Provincia e Diocesi di Cremona

nel Web sito DuomoCasalmaggiore

Progettazione contenuti:
Don Alberto Franzini e
Don Davide Barili
Progettazione e realizzazione Sito:
Giulio Destri
Aggiornamenti:
Martina Abelli
Responsabile "Chierichetti":
Francesco Salvatore
Responsabile "Fatti una risata":
Antonio Lucotti
Altri avvisi
15 - 22 giugno 2003

Celebriamo oggi in parrocchia la Giornata di sensibilizzazione per la firma dell'Otto per mille alla Chiesa cattolica. Una firma non ci costa nulla, ma è un gesto di appartenenza e di aiuto alla nostra Chiesa, che non riceve alcun contributo statale. Nel 2002, grazie alla firma dei contribuenti, i fondi assegnati alla Chiesa cattolica sono stati di 908 milioni di euro, che sono stati impiegati per il culto e la pastorale, per le opere di carità in Italia e nei Paesi del Terzo Mondo, e per il sostentamento dei 38 mila preti diocesani.
La scelta personale diventa sempre più rilevante, specialmente di fronte alle novità legislative e tecnologiche. Già oggi, un contribuente su tre non è più tenuto a consegnare la propria dichiarazione. Spetterà dunque ai fedeli esercitare pienamente il diritto di scelta, per destinare l'8 per mille a chi vogliamo. Ovviamente, la Giornata di oggi è a favore della Chiesa a cui apparteniamo, affinchè possa continuare in Italia la propria presenza di annuncio del Vangelo e di educazione per i nostri ragazzi, come ha fatto nei secoli scorsi.
Proprio per venire incontro a tutti coloro, soprattutto pensionati, che, pur esonerati dalla dichiarazione dei redditi, intendono destinare l'8 per mille alla Chiesa cattolica, attiveremo - come negli scorsi anni - l'ufficio parrocchiale, accanto alla torre del Duomo, per raccoglierle le certificazioni e portarle a destinazione. L'ufficio apre tutti i giorni feriali, a partire da lunedì 16 giugno, per 4 settimane, dalle ore 10 alle ore 12.


GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE
PER IL SOSTENTAMENTO DEI SACERDOTI IN ITALIA

Si celebra oggi in tutte le parrocchie italiane la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento dei sacerdoti. San Paolo, scrivendo alla comunità di Corinto, dice: "Il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo". I sacerdoti hanno fatto la scelta di rinunciare ad una propria famiglia e ad una propria professione per dedicarsi totalmente all'annuncio del Vangelo nelle nostre comunità. A loro va assicurata una remunerazione che consenta una vita dignitosa. Il nuovo Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica ha eliminato il sostegno diretto statale e ha affidato i sacerdoti alle comunità stesse. Questo ci rende più liberi e più corresponsabili. Questo sistema di comunità corresponsabili è pensato per offrire ai 38 mila sacerdoti italiani le stesse possibilità, stabilendo una equità tra le parrocchie più grandi e le parrocchie più piccole. L'obiettivo è di assicurare loro almeo 715,40 euro mensili per 12 mensilità. Solo per alcuni questa cifra è coperta dalle offerte della parrocchia e da eventuali stipendi da insegnante.
In quale modo oggi i sacerdoti vengono remunerati?
Anzitutto attraverso le offerte delle proprie comunità. Queste, in genere, non sono sufficienti. E allora interviene in prima battuta l'Istituto diocesano per il sostentamento clero, e in seconda battuta l'Istituto centrale di Roma, il quale attinge alle due forme di sostegno previsti dagli accordi del 1984: le offerte deducibili dalla denuncia dei redditi (fino ad un massimo di 1032, 91 euro l'anno) e la quota dell'8 per mille assegnata dai cittadini alla Chiesa cattolica. Ognuno di noi può contribuire al sostegno dei 35 mila sacerdoti diocesani che lavorano nelle parrocchie italiane e degli altri 3 mila che, per ragioni di età o di salute, non possono più esercitare il ministero attivo.
Sul tavolo trovate i depliant illustrativi, che contengono alcune notizie utili su questo argomento e le indicazioni concrete su come fare la propria offerta: in banca, all'ufficio postale o con carta di credito.
Aggiungo un ultimo pensiero: ciascuno di noi deve sentire l'appartenenza alla Chiesa come una cosa cara e preziosa per la propria esistenza, e deve sentire la presenza dei preti nelle nostre parrocchie come provvidenziale per la nostra crescita umana e cristiana e per l'educazione delle nuove generazioni a quella fede cristiana che costituisce una delle radici più solide su cui si è andata costruendo la nostra civiltà e la nostra cultura.

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