Il diario di nove giorni in bicicletta
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La preparazione
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L'idea nasce più o meno
a gennaio e non c'è nulla di originale. Già altri oratori
hanno proposto qualcosa di analogo. Ma c'è un gruppetto di
adolescenti che ultimamente bazzica in Oratorio per i quali la proposta
potrebbe funzionare... dove andare? Come fare? Come un pizzico di
incoscienza al termine della riunione del giovedì sera si butta
il sasso: "Invece della montagna, perchè non una settimana
in bici?" L'accoglienza è entusiasta. A questo punto scattano
i preparativi. I ragazzi non mollano e alle ore 18 e 30 di lunedì
30 giugno 2003... |
meno uno: lunedì
30 giugno |
Alle 18.30 ci sono 25 persone che arrivano nella piazzetta antistante
l'Oratorio con borse, sacchi a pelo, biciclette... Ad attenderli
il camion del sig. Bruno e il pulmino dell'Oratorio. Il primo ospita
le 25 biciclette. Il secondo... tutto il resto! Miracolo: a pelo
ci sta tutto.
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primo giorno: martedì
1 luglio. Casalmaggiore, Chiusi, Chianciano, Montepulciano.
foto
1. Bruno e Antonio davanti a S. Agnese
2. Altre immagini
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Alle 5 00 parte da Casalmaggiore il camion con le bici guidato
da Bruno e il pulmino con don Davide e Antonio. Raggiungono senza
intoppi Montepulciano dove svuotano il pulmino presso il convento
domenicano di S. Agnese e poi raggiungono la stazione di Chiusi,
puntualmente alle 12 00. Qui arriva in treno don Alberto con altri
19 coraggiosi partiti dalla stazione di Casalmaggiore alle ore 6
48. Ci si vede con piacere. Si scaricano le bici dal camion, si
salutano Bruno e Antonio, che rientreranno a Casalmaggiore, e si
raggiunge
un giardinetto per il pranzo al sacco. Alle 14 e 30 inizia la
grande avventura. Subito uno strappo micidiale. Ci si guarda in
faccia. Non sarà tutta così? Ma indietro non si può
andare. E allora avanti: un po' a piedi, un po' in bici, un po'
in furgone. Così tutti da Chiusi a Chianciano. Da qui ci
sono tre alternative per giungere al Montepulciano: la via corta
ma dura; la via lunga ma dolce; la via che non si sa bene come sia.
Ci si divide e tutti si arriva a destinazione, già con mille
racconti, mille avventure e mille sensazioni da condividere. Doccia,
spesa al supermercato, riparazione di pedali,
cucina,
sala da pranzo... queste sono le attività che si accavallano.
La sera giusto il tempo di un giretto a Montepulciano (ancora salita)
e poi preghiera e nanna.
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secondo
giorno: 2 luglio 2003. Niente bici, ma Montepulciano e Pienza.
1. affacciati a Montepulciano
2. paesaggio da Montepulciano
3. immagini di Pienza |
La biclicletta non
è toccata neanche di striscio. Al mattino visitiamo Montepulciano.
Le vie caratteristiche, la piazza con il duomo e il
palazzo comunale, la casa natale del Poliziano... Alle 11 30
la Santa Messa. Ci raggiungono con l'auto altri quattro temerari.
Al pomeriggio si va a Pienza in pulmino. E' splendida la cittadina
di Pio II, papa Enea Piccolomini. Di ritorno, sosta alla magnifica
San Biagio, alle porte di Montepulciano. Alla sera i soliti riti:
supermercato, doccia, tavola e... preghiera. Le preghiere della tradizione
cristiana che in varie forme hanno accompagnato il nostro cammino.
Di diverso alle 18 una prova
monta-smonta delle tende nel poggio panoramico del convento. Già,
perchè presto di brande non ci sarà più neanche
l'ombra! Dopo cena un gruppetto compie una escursione notturna in
pulmino per visionare le strade dei dintorni. Tanto per sapere cosa
ci aspetta e tentare di evitare dannosi errori di percorso. |
terzo giorno: 3 luglio
2003. Montepulciano - Monticchiello - Montepulciano
immagini di Monticchiello |
Raggiungiamo e visitiamo un piccolo
ma suggestivo centro: Monticchiello. E' un paese che ti fa tornare
indietro nel tempo fino all'epoca medioevale e comunale. Dopo la visita
alla rocca, mangiamo al sacco e ci godiamo di splendide visioni di
paesaggio. Nel tardo pomeriggio un gruppetto, non sazio dei chilometri
percorsi, compie un'altra piccola escursione in direzione di Torrita
di Siena. Sarà una avanscoperta per il giorno successivo. Un
altro gruppetto, in pullmino fà un blitz a Farneta. Abbazia
con una splendida
cripta di epoca carolingia (!). Alla sera S. Messa
e adorazione euraristica fino alle 23. |
quarto
giorno: 6 luglio 2003. Montepulciano - Torrita di Siena - Montefollonico
- Montepulciano
immagini di Montefollonico |
Un po' come il giorno
precedente, visitiamo Torrita di Siena e Montefollonico dove si pranza
al sacco. E' il giorno in cui maggiormente tutti quanti si accorgono
di aver acquisito una buona confidenza con la bicicletta e diventano
consapevoli delle proprie forze. Domani si comincerà a fare
sul serio!
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quinto giorno: 7
luglio 2003. Montepulciano - Pienza - San Quirico d'Orcia - Montalcino
- S. Antimo
1. immagini da Montalcino
2. arrivo a Sant'Antimo
3. il monastero |
Quante preoccupazioni prima di
intraprendere questa tappa. Si era pensato persino di saltarla o di
effettarla in pullman. Invece si è rivelata una meravigliosa
conquista. Si parte alle 7 e il pulmino e l'auto vanno in avanscoperta.
raggiungono S. Antimo, scaricano i bagagli e ritornano verso Montalcino
per la spesa. Qui arriva la fantastica notizia che tutti i ragazzi,
dico tutti, sono ormai all'attacco della salita di Montalcino.
Incredibile! Meglio di qualsiasi rosea previsione. Pranziamo al
sacco a Montalcino, puntualmente alle12 30 raggiunti in treno
e pullman (si fa per dire) da Claudia ed Elena. Poi nel pomeriggio,
la lunga discesa verso
S. Antimo, il monastero le cui origini sono fatte risalire a Carlo
Magno. Nella discesa da segnalare la spettacolare caduta di Andrea
e Greta senza conseguenze per loro. Non così per le loro
biciclette. Alla sera si montano le
tende, si partecipa al vespro cantato in gregoriano, si cena al
campo e tutti in cerchio attorno al
falò. La notte impariamo che il capriolo è un animale
grazioso ma con un verso bruttissimo |
sesto
giorno: 7 luglio 2003. S. Antimo - Montalcino - Buonconvento - Monte
Oliveto Maggiore |
E' domenica.
Si smontano le tende, si fa colazione, si celebra l'Eucarestia e si
parte. I ragazzi ormai sono dei leoni. Salta la sosta a Buonconvento
e si raggiunge in una tirata
Monteoliveto Maggiore. Ultima, perchè è stata lasciata
colpevolmente ultima, arriva Benedetta. A piedi, con il pedale sfasciato.
Al don, costernato che si scusa risparmiandole con il pulmino gli
ultimi chilometri di salita dice: "Non preoccuparti don, c'erano
due farfalline a tenermi compagnia!". Dopo pranzo, salutiamo
Claudia, Elena e anche Mattia che rientrano a Casalmaggiore e noi...
si dorme! Per terra, in due stanzoni. Poi si fa la doccia. A turno,
nell'unica doccia. Alle 17 30 visitiamo il chiostro, quello con le
storia di San Benedetto del
Sodoma
e del
Signorelli. Alla sera tutti
a mangiare la pizza nella vicina Asciano. |
settimo
giorno: 8 luglio 2003. Monte Oliveto Maggiore - Asciano - Arsia -
Siena |
E' l'ultima
tappa. Tutti siamo sicuri di arrivare. Un'ultima
occhiata al monastero e la
foto di gruppo. Fa un gran caldo il tragitto è presentato
come una passeggiata. Non lo è. Dopo le divertenti discese
mozzafiato, l'avvicinamento a Siena è lungo. La città
è vasta e non si arriva mai a destinazione: il campeggio Belvedere.
Le bici mostrano segni di cedimento bisogna ricorrere ad artifici
per farle funzionare. Dona rimane appiedata: non c'è più
nessun mezzo a pedali per lei. All'arrivo la piacevole sorpresa della
piscina del campeggio dove tutti si ritrovano, quasi d'incanto nel
tardo pomeriggio dopo la meritata pennichella nelle
tende che ormai
crescono come ombrelli automatici. La sera tutti in centro a Siena
ad ammirare la piazza del campo. |
nono
giorno: 9 luglio 2003. Siena - Casalmaggiore |
E' il ritorno!
Il treno parte alle 6 35. Don Davide attende il sig Bruno, caricano
le biciclette e a causa del ritardo del treno saranno a Casalmaggiore
prima dei ragazzi |
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