29 SETTEMBRE 2006
Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
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Gabriele Sirocchi, consigliere di minoranza, presenta
un ordine del giorno da discutere nel Consiglio Comunale
di Casalmaggiore, per esprimere vicinanza al papa
dopo i fatti succedutisi alla lezione di Ratisbona
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BRAVO
GABRIELE |
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Le voci a sostegno del papa dopo il discorso di Regensburg
non sono state poi molte.
Tra le ultime, quella di Gabriele [auguri] Sirocchi, consigliere
di minoranza, che ha proposto di manifestare vicinanza al
Pontefice come consiglio comunale attraverso un documento.
Vuole sottolineare l'importanza che Benedetto XVI continui
ad essere uomo di pace e di dialogo specialmente in questo
periodo di tensione tra i popoli.
Manifestando la nostra piena approvazione nei confronti
di Gabriele, aspettiamo fiduciosi una risposta positiva
da parte dell'inteno consiglio comunale.
( L.T, E.B, C.S., M.A.,.)
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27 SETTEMBRE 2006
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"La Cronaca" dello scorso sabato 23 settembre riporta
una intervista al sig. Mario Daina nella quale egli
afferma che "alcune scelte [del papa] hanno avuto
più la caratteristica dell'integralismo che altro",
scelte "delle quali mi sento di dire non essere
completamente immune neppure la Parrocchia di Santo
Stefano".
Il Daina, poi, fa un esempio:
" Il ragionamento fatto sulla consulta giovani io non
l'ho ancora capito. Non si può ritirarsi pensando
di avere in tasca la verità, la Chiesa ha anche
il dovere si rincorrere la pecorella smarrita"
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PECORE
E CALZARI |
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Premesso che facciamo fatica a comprendere il pensiero del
Sig. Daina, è vero che il Vangelo dice di rincorrere
le pecorelle smarrite ma ci insegna anche che se in una città
non ti ascoltano bisogna scuotere la polvere dai calzari ed
andare in un'altra città sperando di trovare più
ascolto, disponibilità e rispetto (cfr Mt 10,14 - parafrasi).
LA PEJO GIOVENTU'
(E.B., M.A., C.S., L.T.)
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17 SETTEMBRE 2006
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QUEL DESIDERIO
INESPRESSO DI DIO |
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Quel desiderio inespresso di Dio
Dopo una vita intera alla ricerca della verità, e
al servizio della libertà, la morte se lè
portata via. Oriana Fallaci è morta. Ma è morta
amando la vita: Lamo con passione la Vita, mi
spiego? Sono troppo convinta che la Vita sia bella anche quando
è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli,
vivere il regalo dei regali. [
] E con la stessa passione
odio la Morte. [
]Il fatto è che pur conoscendola
bene, io la Morte non la capisco. Pur nel suo professarsi
atea-cristiana, Oriana aveva capito che la vita e la morte
sono un mistero. Aveva capito che non può essere tutto
qui. Dio, Dio perché non esisti?, ebbe
a scrivere; il suo era puro desiderio di infinito, che testimonia
quella domanda spontanea, insita nel cuore delluomo,
quel desiderio che ci fa sentire incompleti.
Lei però non ha voluto convertirsi. Coerente fino alla
fine. Se ne è andata con quel desiderio inespresso
di Dio: in Oriana - rivela emozionato Mons. Rino Fisichella
- le ragioni del cuore non erano alla fine diventate le ragioni
della mente.
Pregheremo per te, Oriana.
Fujiko
La responsabilità di quanto viene
affermato è esclusivamente di chi pone la firma.
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17 SETTEMBRE 2006
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La miccia è già stata innescata e mentre nel mondo
islamico si fa a gara per creare lincidente diplomatico, dallEuropa
politica tutto tace! Si, proprio così! Infatti, da quello
che ci risulta, solamente il cancelliere tedesco Angela Merkel difende
il Pontefice sottolineando che coloro che criticano il Papa
ne hanno mal interpretato il messaggio.
Ma dal mondo cattolico? Anche qui cè scarsità
di voci ufficiali infatti, al di là di quelle della Santa
Sede, si aggiungono solo quelle del presidente di Comunione e Liberazione,
don J. Carròn, che diffonde una meta precisa: Noi stiamo
con il Papa.
Dunque delusione, e tanta nei confronti degli altri vertici politici
europei ed italiani che, come Pilato, se ne lavano le
mani e così perdono unoccasione importante per favorire
il dialogo tra Islam e Occidente che certo ha sempre goduto di una
certa fragilità.
E.B.
La responsabilità di quanto viene affermato
è esclusivamente di chi pone la firma.
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16 SETTEMBRE 2006
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LEGGERE RATISBONA & APPROFONDIRE
LA NOSTRA FEDE |
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Dopo le spropositate reazioni del mondo islamico in merito
alla pubblicazione delle dodici vignette satiriche danesi,
ora ci pensa la tv araba Al Jazeera ad aizzare nuovamente
tutto il mondo arabo e le massime autorità musulmane
contro l'occidente ma in particolare contro il nostro Papa
Benedetto XVI. Il tg della tv del Qatar dichiara che il Pontefice
ha offeso Maometto e manda in onda due frasi, mai dette dal
Papa ma ugualmente attribuitegli, che sono servite a far insorgere
tutto l'islam.
La prima recita: "Papa Vaticano: la dottrina cristiana
è ragionevole mentre quella islamica dovendo rispettare
la volontà di Allah non è ragionevole."
Mentre la seconda, sempre decontestualizzata, recita: "Papa
Vaticano: citando pubblicazioni sul Profeta Mohammed ha affermato
che da Lui sono venute solo cose non buone ed inumane."
Inoltre Al Jazeera ,rincarando la dose come per creare un
incidente, da voce ad alcune tra le massime autorità
del mondo musulmano, tra cui: il presidente dei tribunali
coranici libanesi Mohammed Kanani, il presidente del Consiglio
Francese di culto musulmano e si leva alta anche la voce del
Gran Mufti turco, Ali Bardakoglu, che esige: "le scuse
dal Papa e il ritiro delle affermazioni (inesistenti n.d.r)
contro l'islam."
Ora ci troviamo davanti non solo, ad uno sfrontato quanto
pietoso tentativo di manipolazione d'informazioni da parte
del mondo islamico contro quello occidentale e cristiano,
ma siamo anche spettatori dell'inizio di un attacco in piena
regola nei nostri confronti basato solamente su odio e menzogne.
Non serve infatti molto per andare a riprendere le vere frasi
che Benedetto XVI ha pronunciato a Ratisbona il 12/09/'06
per rendersi conto che sono di ben altra portata e profondità
per prestarsi veramente a queste barbare ire. Per quanto riguarda
"alcuni versetti coranici" il Papa ne cita uno totalmente
positivo: "Nessuna costrizione nelle cose di fede"
e poi riporta una citazione dell'imperatore bizantino Manuele
II Paleologo ("mostrami ciò che Maometto ha portato
di nuovo, e vi troverai soltanto cose cattive e disumane,
come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada
la fede che egli predicava"), che purtroppo ha avuto
non poche conferme storiche. Inoltre il Pontefice parlando
riguardo la ragione ha detto che non c'è nessun contrasto
tra questa e la fede ma anzi proprio quest'ultima non può
farne a meno, sottolineando però un errore di molti
pensatori cristiani tardo medievali, presente anche nell'islam,
per cui si considera "Dio assolutamente trascendente"
e per cui la Sua volontà è staccata da tutte
le nostre categorie compresa anche la ragionevolezza, senza
la quale è consentita anche la conversione forzata
o la guerra santa.
Ecco che allora dopo aver riletto attentamente alcune tra
le frasi più importanti e significative di Papa Benedetto
XVI ci sorge spontaneo un desiderio di revisione e conoscenza
profonda della nostra Fede, ma anche della dottrina e della
storia dell'Islam.
E.B.
La responsabilità di quanto viene
affermato è esclusivamente di chi pone la firma.
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13 SETTEMBRE 2006
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Non potevamo sottrarci alle numerose richieste di riapertura
di questa pagina, invocando in essa la libertà di espressione
e di pensiero ma, soprattutto, non potevamo sottrarci all'irresistibile
richiamo della verità.
La responsabilità di quanto viene affermato
è esclusivamente di chi pone la firma.
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LA POSTA DEL TAZEBAO-GIOVANI |
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Andrea Ferrari, 18 settembre 2006
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