Un no alla guerra un sì alla vita
REAZIONI E COMMENTI


Il testo del documento


QUOTIDIANI, SETTIMANALI, TELEVISIONE, LETTERE... e altri testi che in parrocchia hanno contribuito ad alimentare la riflessione non solo sul documento ma sulla questione della pace in generale. Di seguito elencati in ordine cronologico con il link ove siano di pubblico domino o...sia abbia avuto la bontà di digitarli


 

Venerdì 14 febbraio 2003
 

Al termine dell'incontro pubblico sul tema del No all'aborto e del sì alla vita, presso l'Auditorium di via Azzo Porzio (relatore il dott. Paolo Emiliani, presidente provinciale del movimento per la Vita), i giovani dell'Oratorio Maffei della parrocchia leggono il documento.


Sabato 15 febbraio 2003
 

Manifestazione di piazza a Casalmaggiore: "Costruiamo la pace". Editoriale di "Scoop", mensile di sport nel comprensorio Oglio-Po dal titolo: "Siate costruttori di uomini prima che di atleti" a firma del sindaco Luciano Toscani. Editoriale di "Civiltà Cattolica": La situazione internazionale vista dal papa- Il motivato no alle guerre.


Lunedì, 17 febbraio 2003
 

Un ringraziamento da parte del card. Camillo Ruini card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale Italina


Mercoledì, 19 febbraio 2003
 

Box su "La Voce" dal titolo Pacifismo fa strada


Giovedì, 21 febbraio 2003
 

Il settimanale diocesano "La vita Cattolica" diretto da Vincenzo Rini pubblica il documento in versione quasi integrale. (Foto)


Sabato, 22 febbraio 2003
 

Bruno Tabacci , per posta ordinaria, Alberto Capelli , via e-mail


Domenica, 23 febbraio 2003
 

Il papa Giovanni Paolo II all'Angelus invita al digiuno per la pace in occasione del prossimo 5 marzo, mercoledì delle ceneri e apertura della Quaresima


Martedì, 25 febbraio 2003
 

Maurizio Toscani via - mail


Mercoledì, 26 febbraio 2003
 

Il quotidiano nazionale "Il Foglio" diretto da Giuliano Ferrara pubblica il documento in versione integrale (Foto). L'Oratorio è contattato dalla RAI.


Giovedì, 27 febbraio 2003
 

I quotidiani locali: "La Provincia " (Foto) e "Cronaca" (Foto A ... | ... foto B) annuciano la partecipazione dei ragazzi del "Maffei" firmatari del documento alla trasmissione "Excalibur" di Socci della prima serata di RAI 2 del venerdì. Cinzia Alessandrini scrive via e-mail. Egisto Antoniotti nella pagina delle lettere de "La Provincia" con titolo: I pacifisti della piazza e i giovani di Santo Stefano. A. Russo via e-mail, G. Telò via e-mail, G. Pirotti via e-mail.


Venerdì, 28 febbraio 2003
  I quotidiani locali: "La Provincia " (Foto) e "La Voce di Cremona" (Foto) e "Cronaca" (Foto) riferiscono della trasmissione televisiva di RAI "
Sabato, 1 marzo 2003
 

I quotidiani locali: "La Provincia " (Foto) e "La Voce di Cremona" (Foto) e "Cronaca" (Foto) riprendono la partecipazione dei ragazzi del "Maffei" firmatari del documento alla trasmissione "Excalibur" di Socci della prima serata di RAI 2 del venerdì. Intervento dei ragazzi del "Maffei" dalla sala della catechesi parrocchiale in collegamento diretto con gli studi romani di "Excalibur" (Foto). Tullio Maffei nella pagina delle lettere de "La Provincia" con titolo: Guerra o pace/I - Documento da conoscere. Maria Antonietta Sacco Miscia nella pagina delle lettere de "La Provincia" con titolo: Guerra o pace/2 - I pacifisti non sono vili.


Martedì, 4 marzo 2003
  A firma il gruppo dei giovani dell'Oratorio "Maffei" firmatari del documento "Un no alla guerra, un sì alla vita" è inviata a "La Provincia " , "La Voce di Cremona" e "Cronaca" una lettera sull'intervento del sindaco Luciano Toscani all'emittente televisiva locale Telecolor dello scorso giovedì 27 febbraio
Giovedì, 5 marzo 2003
  Il quotidiano "La Cronaca" pubblica la lettera dei giovani sull'intervista a Telecolor del sindaco: "Caro sindaco il documento è nostro". Lettera di don Marco Tizzi ai giovani.
Giovedì, 6 marzo 2003
  Il quotidiano "La Cronaca" pubblica un secondo intervento di Maurizio Toscani . Lettera di Luciano Pizzetti , consigliere regionale, ai giovani. Lettere a "La Provincia": I cristiani e la pace /1 - Il papa strumentalizzato a firma dell'on. Antonio Verro; I cristiani e la pace /2 - Non c'è <monopensiero> a firma de il gruppo giovani dell'"Oratorio Maffei firmatari del documento; I cristiani e la pace /3 - Il <disarmo dei cuori> di Maurizio Toscani; Luigi Casalini aderisce al documento via e-mail. Il quotidiano "La Voce" pubblica l'intervento dell'on. Verro con risposta di Vittorio Lusvaldi. Don Enrico Trevisi, scrive ai giovani via fax.
Venerdì, 7 marzo 2003
  Le Suore Ancelle della Carità, scrivono ai giovani via fax
Sabato, 8 marzo 2003
 

Benito Fiori del gruppo di studio e riflessione "Il Frantoio" interviene su "La Voce" con titolo "Con le falsità si getta dileggio sulla bandiera della Pace". Gabriele Sirocchi, firmatario del documento, scrive al giornale "Graffiti" del Polo delle scuole superiori "Romani" di Casalmaggiore. Don Elio Culpo di Piccola Betania di Bozzolo, scrive ai giovani firmatari via fax. Il parroco di Torre de' Picenardi, scrive ai giovani firmatari via fax.


Domenica 9 marzo 2003
 

Lettere a "Cronaca": Pietro Ghisini: Il documento dell Maffei, segno di crescita culturale; la segreteria provinciale dell'UDC di Cremona: Udc, felice di aver aderito liberamente al documento. Don Luigi Pietta, parroco di Cicognara, scrive ai giovani via fax. Don Giuseppe Giussani, parroco di Brugnolo, sempre ai giovani.


Lunedì 10 marzo 2003
 

La segreteria provinciale dell'UDC di Cremona risponde su "La Provincia" ai due interventi pubblici di M. Toscani con titolo: Documento sulla pace - Toscani disarmi il cuore. Tullio Maffei su "La Provincia": La bandiera pacifista/1 - Disobbedienza del Comune. Fra Sergio Andriotto, rettore del Santuario della Madonna della Fontana in Casalmaggiore, scrive ai giovani via fax


Martedì, 11 marzo 2003
 

L'on. Giuseppe Torchio, come presidente dell'ANCI, scrive ai giovani via fax


Mercoledì, 12 marzo 2003
 

Don Giuseppe Beruffi, parroco di Volongo, scrive ai giovani via fax


Giovedì, 13 marzo 2003
 

Fabio Penotti, su la "Voce" con titolo: Casalmaggiore, ragazzi fuori dal coro e su "La Provincia" con titolo: Iraq/2 - Da Casalmaggiore sfide al pensiero unico. Don Riccardo Tonna, scrive ai giovani via fax.


Venerdì, 14 marzo 2003
 

Il settimanale diocesano "La Vita Cattolica", pubblica don Riccardo Tonna con titolo: Ai "Giovani del Maffei"; L'on. Torchio con titolo: Lettera aperta a don Franzini e ai giovani del "G. Maffei"; don Angelo Piccinelli con titolo: A proposito di <Un no alla guerra, un sì alla vita>. Il parroco, Don Alberto Franzini, interviene presso il Centro Pastorale su invito del Centro Culturale Sant'Omobono con tema: "Riflessioni cristiane sulla pace". Lettera di don Pietro Riccardi, parroco di Villa Pasquali.


Sabato, 15 marzo 2003
 

I giovani dell'oratorio rispondono a M. Toscani con una lettera a "Cronaca" pubblicata con titolo: Non c'è pace senza diritto alla vita. Lettera pubblicata ancge da "La Provincia" (La pace non ha partito)e da "La Voce" (Cattolici e politici, via le targhette e strada libera al confronto


Domenica, 16 marzo 2003
  Convegno diocesano della chiesa milanese: Pacem in terris - la posizione della Chiesa sulla pace. Maurizio Toscani, circolo della Margherita di Casalmaggiore, su "La Provincia" con titolo: Guerra e pace - un dibattito senza pregiudizi. Angelus del papa
Martedì, 18 marzo 2003
 

Dichiarazione del direttore della sala stampa della santa sede, dr Joaquin Navarro-Valls. Lettera di 16 parroci della diocesi ai giovani firmatari


Mercoledì, 19 marzo 2003
 

Gianna Boldrini di Quinzano d'Oglio chiede il testo del documento dei giovani per publicarlo sul mensile parrocchiale


Sabato, 22 marzo 2003
 

Incontro organizzato dal circolo della margherita presso la propria sede di via Cavour. Interventi di don Alberto Franzini, parroco di Santo Stefano in Casalmaggiore, del sen. Franco Danieli (Margherita) e dell'on. Giovanni Jacini (Forza Italia)


Domenica, 23 marzo 2003
 

Luciano Toscani , sindaco di casalmaggiore in una intervista su "Cronaca" torna sul documento dei ragazzi del Maffei. Nella chiesa di Villapasquali è recitato un rosario per la pace promosso da un gruppo di giovani del movimento dei focolari


LETTERE E VIA E-MAIL


- 17 febbraio 2003-
Cari giovani,
grazie per il testo delle vostre riflessioni.
Vi ricordo al Signore con affetto
Ruini card. Camillo
(via fax)
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- 22 febbraio 2003 -
Caro don Alberto,
la ringrazio molto per il documento che mi ha inviato.
Queste riflessioni possono aiutare coloro che devono assumere le decisioni.
Dobbiamo essere grati a questei giovani e al lavoro profondo svolto dalla Chiesa in questo frangente.
Con stima e amicizia.
Tabacci Bruno
(per posta ordinaria)
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- 22 febbraio 2002 -
L'ho letta e sono d'accordo su alcuni punti, come in disaccordo con altri. Sul fatto che la pace sia perseguibile anche con altre soluzioni che non il mero incrociarsi le braccia sono d'accordo (è ipocrita pensarla in quel modo, visto che tutti questi "pacifisti" fanno il diavolo a 4 contro gli americani, ma si dimenticano bellamente di molte altre situazioni mondiali non granché limpide come la Cecenia), come non sono del tutto d'accordo (pur riconoscedogli sicuramente un ruolo importante) che sia così decisivo il merito del cristianesimo nello sviluppo attuale della cultura europea.
Capelli Alberto
(via e-mail)
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- 25 febbraio 2003 -
Innanzitutto, preciso che condivido tutto ciò che nel documento sta scritto. Penso tuttavia che non si possa generalizzare quando si analizzano le posizioni che hanno portato in piazza decine di milioni di persone in tutto il mondo. Non posso pensare che tutte quelle persone fossero solo pacifisti antiamericani o antiatlantici ! Ma credo anche che non sia possibile tapparsi gli occhi e vedere le situazioni solo da un punto di vista. E allora, se esaminiamo bene la situazione internazionale attuale, non possiamo nasconderci alcuni dati di fatto: anzitutto che Saddam Hussein è un dittatore sanguinario, che ha già eliminato milioni di persone (si stima che siano 2.000.000), che la sua dittatura è un caso unico persino nel poco democratico mondo degli stati islamici. Dall'altra parte però mi chiedo anche quali siano i reali interessi che porteranno alla guerra (in questo sono pessimista: la guerra si farà). Non posso addentrarmi nelle questioni internazionali (non ne ho la competenza), ma non credo proprio che il motivo della guerra sia disarmare l'Iraq e abbattere il regime attuale perché minaccia l'umanità o i suoi stessi abitanti. Se così fosse, l'ONU avrebbe dovuto intervenire molto prima! E' forse antiamericanismo pensare che gli interessi economici siano preponderanti ? Trilussa aveva detto bene: la guerra è un gran giro di quattrini !
Ma tante altre sono le domande che mi pongo: perché in Algeria non è stata prevista nessuna ingerenza umanitaria, quando i ribelli musulmani sterminavano migliaia di persone? Perché le guerre dell'Africa sono totalmente ignorate dall'opinione pubblica mondiale?
Perché di ingerenza umanitaria si parla solo in certi casi e in altri no?
Come cristiano io prendo le distanze dal pacifismo a senso unico; gli uomini non sono angeli, e la fermezza è un dovere altrettanto importante di quelli dell'accoglienza e della tolleranza. Ma la guerra è una tragedia, è una strada senza ritorno, per dirla col Papa, per questo dobbiamo tenere gli occhi bene aperti e denunciare ogni tipo di tirannia e prevaricazione, ogni tipo di interesse peloso negli affari internazionali.
Forse era anche questa l'intenzione di molti di coloro che hanno partecipato alle marce per la pace. Se siano state strumentalizzate non lo so; ma so che tutti quei milioni di persone la pensano in modo anche diverso tra loro, e non tutte sonoantiamericane. Se sfilare ha indicato un disagio di fronte alla possibilità di una guerra, allora sottoscrivo la protesta.
La Pace, quella vera, è un dono di Dio, e a Lui la dobbiamo chiedere ! Gli dobbiamo chiedere di disarmare i cuori, tutti i cuori, in ogni piccola o grande guerra che combattiamo ogni giorno, nella grande guerra che la nostra società combatte contro se stessa permettendo l'aborto e la manipolazione della vita.
Per questo esporrò al mio balcone la bandiera della pace: perché la Pace è più grande, più importante, più profonda delle polemiche e della contingenza di questi giorni.

Toscani Maurizio / 1
(via e-mail)
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- 27 febbraio 2003 -
Caro don Alberto, ho letto, sul "Foglio" di mercoledì 26 febbraio, il documento diffuso dai giovani dell'oratorio "Maffei". Per la mia formazione, cattolica e liberale, non posso che aderire pienamente ai contenuti del documento. Condivido pienamente il rifiuto della "trappola dell'utopismo", che da sempre ha generato i mostri del totalitarismo. Condivido con entusiasmo (soprattutto perché proviene dall'ambiente cattolico) il richiamo alla vera natura del pacifismo manifestato in questi giorni, essenzialmente anti americano e anti occidentale. Ho l'impressione che l'imminente attacco all'Irak non si possa considerare una forma di "guerra preventiva": purtroppo la guerra, fra il terrorismo islamico e gli Stati Uniti (ma non solo, tutto l'Occidente) sia, anche dal punto di vista "formale", iniziata l'11 settembre 2001. Su questa realtà a mio parere si dovrebbe discutere. La ringrazio per il suo coraggioso intervento. La prego di considerarmi a Sua disposizione, per il poco che potrò dare.
Antonio Russo.
(via e-mail)
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- 27 febbraio 2003 -
Aderisco alla pregevole e nobile iniziativa condividendo pienamente il documento del "GRUPPO GIOVANI ORATORIO MAFFEI".
Pirotti geom. Domenico
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- 27 febbraio 2003 -
Ho letto con interesse, sulla rassegna stampa della Curia, il documento dei giovani della tua parrocchia, da te presentato sul "Foglio" di G. Ferrara. L'ho trovato interessante e stimolante: aiuta a pensare con rigore e a rifuggire da facili slogans, che purtroppo imperano anche nel mondo cattolico. Grazie a te e ai tuoi giovani per quanto è stato scritti. Penso di proporlo per la comunità di Vimodrone.
Telò Giorgio
(via e-mail)
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- 5 marzo 2003-
Noto con piacere che, nonostante il passare dei giorni, si discute ancora del famoso documento sul tema della pace dei giovani dell'Oratorio Maffei. Ciò significa evidentemente che c'è ancora chi ha tempo e voglia di discutere, e questo è sicuramente positivo.
Colgo allora l'occasione per mettere qualche altro puntino sulle relative "i", perché non è ancora stato detto tutto !
Lo spunto mi è venuto guardando l'elenco, disponibile su Internet, dei firmatari del famoso documento. Balza subito all'occhio la massiccia adesione di esponenti politici di destra. Fin qui niente di male: chiunque è libero di esprimere le proprie idee o di sottoscrivere le idee espresse da altri. Poi però vengo a sapere che il documento è stato portato da una mano misteriosa, ma non troppo, addirittura al congresso provinciale di un partito di destra, e qui fatto firmare a tutti! Ecco allora dove non posso più tacere ! Ritorna un vecchio vizio: come è abitudine di certa gente che ben conosciamo, bisogna farsi vedere cristiani, vicini al mondo cattolico, che può portare voti alle elezioni!
Ma tant'è, la destra italiana, da AN fino all'Udc, dimostra in ogni occasione la propria mancanza di scrupoli, di rispetto, di pudore, fino a strumentalizzare senza vergogna la riflessione legittima di un gruppo di cattolici.
Ecco cosa proprio non mi va giù, ecco cosa bisogna denunciare a voce alta!
Si può, da cristiani, essere d'accordo col documento del tutto, in parte o per niente, si può prendere posizione a favore o contro, ma è vergognoso che un partito politico tenti, con questi bassi strumenti, di accreditarsi come il nuovo partito dei cattolici.
A chi ha scritto il documento chiedo qui, in attesa di farlo di persona, se non dà fastidio questo tentativo di strumentalizzazione. Se si scrive che il rischio delle manifestazioni di piazza è quello di essere monopolizzate da qualche ideologia, bisogna avere anche il coraggio di rifiutare ogni appoggio che non sia limpido e retto in coscienza, per evitare proprio quelle strumentalizzazioni che si condannano.
Maurizio Toscani / 2,
esponente politico della Margherita
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- 23 marzo 2003-
L'ho letta e ho apprezzato il loro impegno, segno che a Casalmaggiore vi sono intelligenze e persone disposte al confronto. Credo tuttavia che abbiano sbagliato i tempi, quelle parole dette nel pesante contesto che ha preceduto la guerra si prestano a strumentalizzazioni.
Luciano Toscani
sindaco di Casalmaggiore
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