"AccaDueOk"
Le radici cristiane dell'Europa
a cura degli animatori del Grest
"AccaDueOk"
Le radici cristiane dell'Europa
a cura degli animatori del Grest
Questo testo è stato letto domenica 8 giugno 2003 da un educatore del
Grest al termine della S. Messa delle ore 10 nel duomo di Santo Stefano
Il tema del Grest, l'oratorio estivo è l'acqua. Per noi l'acqua è
Gesù, acqua viva, l'unica sorgente inesauribile in grado di colmare
ogni sete dell'uomo.
Noi animatori abbiamo deciso che la preghiera, che accompagnerà le
nostre giornate, ripercorrerà la simbologia dell'acqua nella Bibbia:
il battesimo di Gesù, il brano della Samaritana, ma anche la creazione
e il diluvio universale
Le attività, invece, saranno ambientate nella storia della nostra Europa,
riscoprendo quanto di cristiano c'è nelle radici del nostro continente,
valorizzando tutti quei luoghi, quegli avvenimenti, quei personaggi che hanno
"fatto" Europa in nome della fede.
Paolo di Tarso, Cirillo e Metodio, Benedetto, Brigida di Svezia, Caterina
da Siena, Francesco d'Assisi, Edith Stein e l'elenco potrebbe continuare a
lungo citando santi le cui opere e il cui insegnamento costituiscono a tutt'oggi
un patrimonio vivo e fecondo per tante persone. Come non ricordare i tanto
missionari che partiti dall'Europa, hanno speso la vita in tante parti del
mondo per annunciare il Vangelo? Come non citare il pensiero e il ruolo del
papato in merito alle grandi questioni etiche e dottrinali? E la memoria porta
a considerare l'arte, la letteratura, il sapere che l'ispirazione religiosa
ha promosso e generato: il monachesimo, la trascrizione dei testi classici,
i martiri, le cattedrali, le scuole episcopali e palatine, un'elaborazione
pittorica sconfinata, il canto gregoriano
Una carrellata storica a volte mal digerita sui banchi di scuola a volte dalla
stessa scuola relegata nell'oblio ma che ora emerge nella nostra riflessione
in tutta la sua bellezza e profondità.
Grande stupore ha suscitato in noi, purtroppo, la lettura della bozza del
Preambolo della futura Costituzione UE, presentata dall'organo di presidenza
della Convenzione presieduta da Giscard d'Estaing. Ci siamo sentiti profondamente
offesi, oltre che delusi, come cittadini europei nell'apprendere che, secondo
il testo della bozza, la millenaria vicenda storica di popoli che hanno abitato
l'Europa sia stata sintetizzata in un volo che va "dalle civiltà
ellenica e romana" alle "correnti filosofiche dei Lumi", mentre
l'irrinunciabile e consistente spazio che va dall'avvento del cristianesimo
al Medio Evo - e nel quale oggi milioni di cittadini europei si riconoscono
- appare semplicemente segnato nel testo "dallo slancio spirituale che
l'ha percorso e le cui tracce sono presenti nel suo patrimonio". Troppo
poco. Il cristianesimo ha contato e conta molto, molto di più per la
nostra Europa. Noi non accettiamo tutto questo per una questione di verità
storica e siamo fortemente preoccupati del tentativo di nascondere una Storia
che appartiene a noi e al patrimonio dell'umanità. Nel nostro piccolo,
nel nostro Grest cercheremo di dirlo ai ragazzi che ci sono affidati nella
speranza che i padri della costituzione abbiano ad accogliere le rimostranze
espresse ripetutamente anche dal papa.
L'Europa sarà tale se avrà il coraggio di riconoscere le proprie
radici cristiane.
Altrimenti con le radici avremo dimenticato chi siamo noi e anche cosa è
l'Europa.