"STIAMO COL PAPA"


  1. Franzini don Alberto - Martedì, 19 settembre 2006
    Sono totalmente e convintamente solidale con Papa Benedetto XVI. L'"incidente" è rivelativo: del volto purtroppo violento e tumultuoso di certo Islam (che poteva e doveva rispondere al Papa con gli stessi metodi e lo stesso tono di pacatezza,di riflessività argomentativa e di garbo) e il volto sornione delle cancellerie europe (che hanno scelto un assordante silenzio) e di certe interpretazioni maramalde apparse sulla stampa nostrana circa il discorso di Ratisbona (ma è stato veramente letto tale discorso?)
  2. Barili don Davide - Martedì, 19 settembre 2006
  3. Gardinazzi Lorenza - Martedì, 19 settembre 2006 - ore 15.04
  4. Renzo Paroni, Maria Grazia Caleffi, Damiano Paroni, Gabriele Paroni, - Martedì, 19 settembre 2006 - ore 16. 12
    Esprimiamo la nostra solidarietà al pensiero del Papa, a sostegno dei valori umani e quindi cristiani di libertà, dialogo e rispetto per la persona e le convinzioni religiose di tutti.
    Finalmente una voce coraggiosa si leva, unica e forte, a difesa dei suddetti valori, che sono alle radici della nostra civiltà.
  5. Toscani Luciano - Martedì, 19 settembre 2006 - ore 16. 45
    Sottoscrivo in pieno le parole del card. Ruini che avete riportato in copertina.
    Mala tempora currunt...
  6. Sirocchi Gabriele - Martedì, 19 settembre 2006 - ore 19. 49
    Voglio esprimere la mia vicinanza al Papa Benedetto e condividere alcune
    considerazioni:
    1. il Papa ha indicato una questione fondamentale per i nostri tempi il rapporto tra fede e ragione e la necessità che le religioni non offrano la "spalla" a chi usa la violenza nel rapporto con il prossimo per imporre la propria volontà. Mi sembra che abbia detto anche altro che non sono in grado di capire, in particolare, il rapporto tra la cultura ellenica ed il cristianesimo. Mi chiedo se fior fiori di giornalisti più intelligenti di me hanno colto anche tali aspetti....ah forse non hanno nemmeno letto il testo originale e si sono limitati alle agenzie di stampa che chissà da chi sono state scritte;
    2. come è stata possibile una reazione così violenta a così grandi dimensioni e soprattutto con tale violenza in così poco tempo?;
    3. non capisco come il mondo così detto occidentale non abbia espresso solidarietà al Papa espressione e simbolo del nostro occidente (di cui l'islam anche quello violento è ben consapevole). Qualche esempio: la divisione tra Stato e Chiesa, i valori di cui il cristianesimo è portatore rapporto uomo-donna, rapporti civili (vedi i comandamenti), la solidarietà ai più piccoli e così via; dove sono i manifestanti di casa nostra pronti a lottare per ogni libertà d'espressione?
    4. che ci siano diversi poteri che si sono alleati per far tacere il Papa affinchè non denunci lo scempio che si sta compiendo nei confronti della vita?
    5. se i così detti moderati di tutte le appartenenze non faranno sentire la loro voce sentiremo ancora di più quella degli estremisti.
    Ciao Gabriele Sirocchi
  7. Guarneri Andrea - Martedì, 19 settembre 2006 - ore 23. 15
    Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza, che egli ci dona nel Santissimo Sacramento. Cari amici - in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perchè io impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perchè io impari ad amare sempre più il suo gregge - voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perchè io non fugga, per paura, davanti ai lupi. BXVI - Piazza San Pietro Domenica, 24 aprile 2005
  8. Carlo, Luisa, Antonio, Benedetta - Mercoledì, 20 settembre 2006 - ore 9. 31
    Condividiamo pienamente le parole di Benedetto XVI. Discorso chiaro che porta al dialogo interculturale tra religioni diverse. Certo dispiace constatare il silenzio di un "mondo Occidentale" che sta perdendo le proprie radici cirstiane. Davanti all'arroganza di certe fazioni non si può più tacere!!!
    Ciao Carlo, Luisa, Antonio, Benedetta
  9. Pietro Ghisini - Mercoledì, 20 settembre 2006 - ore 11. 07
    Trovo assurdo che ogni giorno ci siano esponenti del mondo islamico che possono lanciare accuse e minacce farneticanti all'Occidente e ai cristiani (senza che i governi occidentali protestino, anche richiamando o mandando a casa gli ambasciatori di quei Paesi) e che da parte nostra venga negata o criticata ogni giusta reazione.
    Non possiamo sollevare qualche legittimo interrogativo sull'Islam? (E quanti, invece, ne sollevano i musulmani sul cristianesimo e sui cristiani!). Il Papa non è nemmeno libero di esprimere il suo pensiero, tra l'altro espresso con toni educati e altamente densi? Come non pensare alla malafede di chi ha voluto, pretestuosamente, gonfiare una citazione che per altro non rispecchiava il pensiero del Papa, come egli stesso ha dichiarato? Benedetto XVI ha posto, finalmente, il problema della incompatibilità fra la violenza e la fede di qualsiasi religione, dichiarando che la violenza non può appartenere a Dio. E lo ha fatto senza invitare a nessuna guerra santa, anzi invocando il ricorso alla ragione per il comune dialogo fra le religioni e le culture. Che cosa si vuole di più da un Papa? Ammiro il coraggio e la densità culturale di Benedetto XVI, che forse aiuta anche noi cristiani ad uscire da tanto buonismo e da tante paure, che ci stanno portando alla resa, anzichè all'incontro vero con coloro che appartengono ad altre fedi religiose. Il dialogo suppone che noi cristiani non abbiamo mai a mettere nel cassetto la nostra identità. L'Occidente deve essere più serio e più preparato nella questione dell'immigrazione, altrimenti rinascono rabbie e razzismi pericolosi.
    Cordiali saluti.
  10. Famiglia Salvatore (Anna, Gianfranco, Chiara, Francesco, Marco) - Mercoledì, 20 settembre 2006 - ore 15. 08
    Stiamo con il Papa: coralmente e convintamente. Rendiamo grazie a Dio per averci dato un pastore che non ha paura di annunciare la Parola ad ogni uomo.
    In una società dove sembra non esserci più distinzione fra bene e male, fra vero e falso la sua testimonianza ci spinga a ricercare la Verità, l'unica che può renderci liberi.
    Il dialogo è necessario, soprattutto con le diverse religioni, ma avvenga nel reciproco rispetto e nella certezza che solo il confronto fra forti identità può
    portare la pace nel mondo. La pavidità e la negazione delle proprie origini hanno sempre portato alla derisione.
    Annunciamo a tutti la bellezza dell'appartenere a Cristo!
  11. Bellini Elia - Mercoledì, 20 settembre 2006 - ore 19. 18
    VAI BENEDETTO SIAMO CON TE E PREGHEREMO PER TE!!!!
  12. Massimo Mazzoli - Mercoledì, 20 settembre 2006 - ore 10. 36
    Desidero esprimere la mia solidarietà a Papa Benedetto XVI per le reazioni che haingenerosamente subito e la mia condivisione verso la sua volontà di rafforzare il dialogo fra le religioni nel pieno rispetto di ogni libertà e identità.
  13. Penotti Fabio- Giovedì, 21 settembre 2006 - ore 10. 13
    Aderisco e invio due contributi: "Manuele aveva ragione" (Documento del Coordinamento Provinciale di Forza Italia della provincia di Cremona) e "Noi stiamo con il papa" (Documento del Circolo Culturale Nuova Europa di Casalmaggiore)
  14. Busi Stefano, Gabriele e Francesca, Frigerio Anna - Giovedì, 21 settembre 2006 - ore 14. 08
    esprimiamo anche noi piena solidarietà al nostro Pontefice! da questa vicenda portiamo a casa maggior consapevolezza di quanto bisogno c'è di andare a lavorare nella messe del Signore, di non restare a guardare, di credere nella verità e di avere sempre il coraggio di proclamarla, di mandare segnali forti di unità e di sentirci membra vive di una Chiesa tutta nostra.
  15. Letizia Frigerio - Giovedì, 21 settembre 2006 - ore 16. 27
    Ho apprezzato il coraggio della verità che ha dimostrato il pontefice. Una verità fraintesa e strumentalizzata da parte chi, da troppo tempo, semina paura, minacce e morte.
  16. Famiglia Abelli (Giovanna, Franco, Martina, Anna) - Giovedì, 21 settembre 2006 - ore 19. 13
    Tra le persone coinvolte nella vicenda scatenata dal discorso del Papa a Ratisbona, l'unico che ha veramente a cuore il dialogo religioso è Benedetto XVI. E' vergognoso il modo in cui le sue parole sono state montate per seminare zizzania, e ugualmente vergognoso il modo in cui i giornali italiani hanno riportato la vicenda. IL PAPA NON SI DEVE SCUSARE per aver citato un testo e per aver detto che è irragionevole pensare di convertire con la forza. Chiunque abbia un briciolo di cervello, leggendo il testo del discorso accademico, può facilemente capire che le reazioni sono a dir poco spropositate, tanto per usare un ufemismo, e fuori da ogni buonsenso. Mai come ora dobbiamo essere compatti e uniti. L'Occidente e il Cristianesimo sono in pericolo, ma non soccomberanno.
  17. Mauro Faverzani - Venerdì, 22 settembre 2006 - ore 4. 49
    Tutti hanno evidenziato la lezione del Santo Padre all'Università di Regensburg. Pochi hanno notato, invece, la celebrazione ecumenica dei Vespri, avvenuta in quello stesso giorno nel Duomo della città, richiamata dallo stesso Pontefice all'udienza generale di mercoledì scorso con queste parole: "E' stata una provvidenziale occasione, per pregare insieme, perché si affretti la piena unità fra tutti i discepoli di Cristo e per ribadire il dovere di proclamare la nostra fede in Gesù Cristo senza attenuazioni, ma in modo integrale e chiaro, e soprattutto per il nostro comportamento di amore sincero". Preghiamo allora davvero, affinché -riprendendo ancora le parole di Papa Benedetto XVI all'udienza del mercoledì- "ci aiuti Maria, Madre della Chiesa, ad aprire il cuore e la mente a Colui che è «la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14,16)".
  18. P. Giuseppe Ripamonti - Mercoledì, 4 ottobre 2006 - ore 23. 29
    Caro Don Alberto accolgo l’invito di inviare un breve e-mail all’iniziativa di solidarietà al Papa. ( Mi scuso se non o potuto farlo prima, ma ho avuto problemi col computer ). Finalmente giovedì 28.09.2006, un ministro del Governo Italiano – Giuliano Amato - ha parlato a favore delle parole del Papa e del fatto che non dobbiamo avere paura delle reazioni di chi cerca col terrorismo di travisare quanto Benedetto XVI ha detto nel suo intervento all’Università di Ratisbona. Trovo comunque strano che solo poche personalità politiche italiane, europee ed internazionali abbiano espresso una loro opinione in favore del Pontefice, soprattutto in occasione delle manifestazioni di ostilità da
    parte di un certo mondo musulmano. Ho avuto la sensazione che il loro silenzio, fosse in un certo modo “ un’ approvazione “ verso quanti domandavano le scuse da parte del Papa. Grande è stato il modo in cui il Pontefice si è comportato. Il gesto poi di invitare e incontrare lo scorso 30.09.2006 gli ambasciatori dei paesi a maggioranza islamica e i membri della Consulta Islamica Italiana ad un dialogo e alla reciproca conoscenza, è il segno profetico di chi ha a cuore il bene integrale dell’umanità e di chi ha la consapevolezza che solo attraverso il dialogo e il confronto si arriva a costruire al vera pace e il vero bene.