"Al servizio della famiglia "
Il Centro di Consulenza Familiare di Viadana. Nostra intervista con la consulente familiare Rosa Marta Lorena
da "Ritrovarci": anno XXX - numero 5 - dicembre 2007

 

Quando parliamo della famiglia ci riferiamo all'asse portante della nostra società, all'ambito essenziale della crescita e del benessere personale: la sua centralità non è messa in discussione da nessuno. Essa sembra resistere ai grandi cambiamenti che, giorno dopo giorno, danno l'impressione di stravolgere abitudini e stili di vita consolidati. Della famiglia si occupano (talvolta poco e male) i politici, la studiano i sociologi, e la Chiesa stessa, per sottolinearne l'importanza, la definisce “chiesa domestica”. Dire però che la famiglia gode di ottima salute è un non voler prendere coscienza di una realtà impegnativa, fatta anche di sofferenze e di difficoltà. Proprio per offrire un aiuto competente in questi momenti particolari, è sorto a Viadana, parecchi anni fa, il Centro di Consulenza Familiare. Abbiamo allora interpellato la consulente familiare.

Quando e come è nata l'idea di creare un Centro familiare?

Il Centro di Consulenza Familiare, ovvero possibilità di consultare specialisti nel settore, è nato più di 20 anni fa su iniziativa dei parroci della Zona Pastorale, che spesso venivano coinvolti in problematiche familiari complesse nelle quali si intravedeva la necessità di interventi mirati e competenti. Per questo un gruppo di professionisti, tra i quali psicologi, consulenti familiari, legali ed etici, assistenti sociali, medici, hanno accolto l'idea di creare un Centro per i problemi legati alla famiglia (autorizzato e riconosciuto nel 1986 dalla Regione Lombardia), che gratuitamente si mettesse al servizio delle famiglie o dei singoli che vivevano momenti di disagio.

Ma, in concreto, quali sono le problematiche che vi trovate ad affrontare con chi si rivolge a voi?

Noi riceviamo richieste di aiuto prevalentemente da un singolo componente della coppia (nella maggior parte dei casi è la donna), ma capita talvolta che siano entrambi i coniugi a chiedere un colloquio per analizzare ciò che non va. Di solito chi si rivolge a noi ci parla delle difficoltà di dialogo all'interno della coppia, dell'incapacità di capire e parlare con i figli, delle problematiche educative, di relazioni interfamiliari che generano conflitti e incomprensioni fra moglie e marito. Capita anche che la coppia in crisi chieda una consulenza legale per avere informazioni sui propri diritti e doveri. C'è poi chi chiede di conoscere i metodi naturali per la regolazione delle nascite ed adolescenti che ci manifestano il loro disagio in una fase particolare della loro crescita.

Il Centro di Consulenza Familiare ha più di 20 anni. E' già maggiorenne e con una discreta esperienza alle spalle. Dal punto di vista operativo, quali conclusioni possiamo trarre? La vostra è un'impresa disperata o riuscite anche a incidere su queste situazioni difficili?

E' un' illusione pensare che chi si rivolge a noi ottenga automaticamente la soluzione dei propri problemi, ma se siamo arrivati al ventesimo anno di attività vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Il nostro obiettivo è aiutare la persona o la coppia a capire come si è arrivati al punto di rottura, cosa si è sottovalutato negli anni vissuti insieme, quali bisogni del coniuge non si è riusciti ad interpretare per tempo e perché i problemi si trascinino senza la necessaria determinazione e soprattutto la volontà di superarli. Per questo parlarne con una persona che, oltre alla competenza, garantisce la massima riservatezza e che si pone al di sopra delle parti, può essere di aiuto alla coppia per iniziare ad “ascoltarsi” ed a “guardarsi” con occhi diversi.

Certo non deve essere tanto facile venire a parlare dei propri problemi…

E' ovvio che questo è il principale ostacolo da superare, ma posso assicurare che, una volta rotto il ghiaccio, le possibilità di riannodare un filo che si credeva spezzato aumentano notevolmente. Io incontro ogni giorno tante persone e posso dire che ognuna ha dentro di sé le risorse per arrivare a star bene con sè stessa e con gli altri.

Come si svolge l'incontro?

Il primo contatto si ha sempre con la consulente familiare ed ha l'obiettivo di far emergere il vero motivo del disagio che ha portato l'utente a chiedere un colloquio. Di comune accordo si stabilisce un percorso, che potrebbe includere, secondo la necessità, un invio ad un nostro specialista in campo medico, psicologico, legale, sociale, morale. Il tutto, ovviamente, nella competenza e nella riservatezza, garantita dalla nostra Associazione. A volte si può consigliare di passare dalla consulenza alla terapia, ma questo riguarda la sfera individuale.

Quali costi comporta questo servizio?

Gli incontri sono gratuiti: l'origine della nostra Associazione è stato di volontari e si mantiene con questa caratteristica. I colloqui di consultazione con tutti gli operatori mantengono la gratuità. Il sostegno per le spese vive proviene dalla Diocesi, da alcune Parrocchie e da libere donazioni.

Chi volesse contattarvi per richiedere un colloquio, quindi, come può fare?

La sede del Centro Consulenza Familiare è a Viadana, in Via Garibaldi 52. L'orario di apertura è fissato ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 19, altri pomeriggi secondo necessità, e chi vuole contattarci telefonicamente per un primo appuntamento può chiamare al numero 0375.781436, oppure all'indirizzo di posta elettronica ccfviadana@libero.it .

 


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