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Il soggiorno in montagna Dal 22 al 28 luglio, le mamme Anna e Simona, Don Davide e gli educatori Antonio, Luca, Daniele, Martina, Noemi, Elena e Silvia hanno dato vita con i ragazzi al campo ACR 2007. Gli ingredienti: una casa in montagna, una splendida cucina da autogestire, il bivacco, la gita, il gioco, l'attività… Il tema era "Il chiodo fisso" e prendeva spunto dalla storia di un ragazzino di nome Dan che, vissuto al tempo di Gesù, divenne il custode dei chiodi che ferirono il Figlio di Dio sulla croce. Il chiodo fisso nelle varie riflessioni è diventato il simbolo tanto delle nostre piccole e grandi manie da sconfiggere quanto, in positivo, di quei punti fermi di cui ciascuno di noi ha bisogno per crescere. Silvia. Innanzitutto un grazie di dovere perchè la settimana passata a Temù è stata una settimana splendida, che mi ha fatto uscire dalla solita routine, quindi, davvero grazie. Mi ha fatto capire tanti valori che vanno fuori dalle solite cose, e mi ha dato veramente tante soddisfazioni, facendomi capire quello che si prova veramente nell'educare i bambini e nel poter dare un esempio da seguire. Mi è piaciuta anche la compagnia, che spero sarà la stessa l'anno prossimo, magari anche con dei nuovi arrivati! Noe. Anch'io ho nostalgia di Temù e a proposito di questo, pensando e ripensando, posso solo dire che, per quanto mi riguarda, è andato tutto benissimo. Non cambierei niente. Forse, come diceva anche don Davide, l'anno prossimo si potrebbe celebrare la S. Messa nella chiesetta vicino alla funivia, sarebbe molto bello e suggestivo. Inoltre per quanto riguarda il bivacco sarebbe bello e molto più comodo se ci fosse uno spazio un po' più grande. Ma queste sono solo piccolezze... mi sono divertita tanto, sono stata davvero molto bene, ho imparato tante cose, oltre che numerose… ricette e, insieme, ai bambini sono cresciuta un po' anch'io. M. A..Ciao mi stavo quasi dimenticando del punto della situazione a Temù. Elena. Penso che questa esperienza sia stata costruttiva sia per i bambini che per gli educatori: i primi hanno imparato a cavarsela da soli nelle più svariate situazioni (dal rifarsi il letto al non piangere se ci si sbuccia il ginocchio, dal preparare la tavola al fare la doccia nel più breve tempo possibile - anche se su quest’ultimo punto avrei qualcosa da dire…), e i secondi hanno imparato a prendersi la responsabilità di avere dei piccoli da seguire, a dedicare loro mille attenzioni, a sgridarli se necessario e a partecipare con loro alle varie attività. |
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