I piedi per terra e gli occhi rivolti al cielo
Dal f ascicolo n. 61 della Parrocchia di Santo Stefano
da "Ritrovarci": anno XXX - numero 4 - settembre 2007

 

“I piedi per terra
e gli occhi rivolti al cielo”

Pubblichiamo, nel Fascicolo n. 61, il testo integrale del colloquio che Papa Benedetto XVI ha tenuto nella chiesa di Santa Giustina Martire, ad Auronzo di Cadore, il 24 luglio 2007, quasi al termine del suo soggiorno estivo a Lorenzago di Cadore. Qui riportiamo l’introduzione del nostro parroco.

Intrattenendosi con i preti delle diocesi di Belluno-Feltre e di Treviso, e rispondendo a braccio alle domande di alcuni di loro – come è ormai abitudine del Papa – Benedetto XVI rivela una semplicità e una profondità degni non solo di un grande teologo, ma soprattutto di un grande Pastore. Le sue risposte infatti sgorgano dal suo animo di uomo e di prete: e in questo modo diventa anche perfino più autorevole – è l’autorevolezza del testimone – il suo servizio di successore di Pietro alla Chiesa intera.
Questo è il motivo per cui tale colloquio, seppur svolto tra preti, appare di estremo interesse anche per le nostre comunità cristiane. Lo stile di Papa Benedetto, oltre che rivelare la profondità semplice dei contenuti e la loro appetibilità anche per il cristiano e per l’uomo contemporaneo, rivela anche un metodo: di fronte ai problemi e alle difficoltà dell’oggi, la conoscenza delle fonti genuine della fede cristiana (la Scrittura, la Tradizione, la storia della Chiesa, gli insegnamenti del magistero lungo i secoli) è una delle strade maestre per non lasciarsi sopraffare dagli affanni e dagli sconforti – così diffusi nella cristianità attuale, almeno quella occidentale – e per affrontare con fiducia e con serenità, e soprattutto con libertà cristiana, senza cedimenti ideologici e senza omologazioni al conformismo dilagante, le sfide del nostro tempo, che non sono poi così dissimili da quelle di altre stagioni della storia.
Le risposte del Papa ai preti di Belluno-Feltre e di Treviso sono un grande insegnamento di vita e di metodo pastorale anche per le nostre comunità padane. Anche per la nostra comunità di Santo Stefano. E’ con questo spirito che offro a tutti i parrocchiani il presente fascicolo: da meditare, personalmente e insieme. Con la speranza che qualcuno raccolga l’invito e aiuti noi preti ad essere preti – e non semplici burocrati, o semplici distributori di servizi sociali – in questa comunità in cui ci ha mandato il Signore Gesù, attraverso l’obbedienza al Vescovo.


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