Con il miraggio della Terra Santa
A causa delle note vicende, un gruppo di giovani della nostra parrocchia
ha dovuto rinunciare al pellegrinaggio in Terra Santa. La Federazione
Oratori ha proposto un'alternativa che uno di essi, tra l'altro di origine
polacca, ha accettato. Questo il bel diario di quei giorni
La diocesi, anche questanno, ha proposto un pellegrinaggio per
i nostri giovani, e la destinazione era la terra di Gesù. Appena
arrivata la comunicazione del pellegrinaggio ero entusiasta della proposta,
tant'è che aderii subito di buon grado. Intanto le tv parlavano
della guerra libanoisraeliana e della situazione palestinese sempre
più complessa e più drammatica. Poche settimane prima della
partenza arriva la comunicazione che il pellegrinaggio salta
a causa proprio di questi disguidi e disagi del Medio Oriente. La controproposta
è comunque entusiasmante: pellegrinaggio in Polonia, sulle orme
di Papa Giovanni Paolo II. Questa idea mi affascina fin da subito, ma
sono lunico della parrocchia a parteciparvi.
I preparativi urgono, il cuore batte allimpazzata, sia per la vacanza,
che per il viaggio, ma soprattutto perché dopo quindici anni si
consuma il tanto sperato ritorno in Patria.
La sveglia del 17 Agosto è alle ore 5:00 precise, colazione veloce
e poi, via, verso Cremona.
Al parcheggio del pullman trovo gente già conosciuta durante le
scorse giornate mondiali dei giovani di Toronto e Colonia e quindi latmosfera
è già di festa. Per ultimo arriva sua Eccelenza, il nostro
Vescovo, Monsignor Dante Lafranconi; poi comincia il viaggio di 56 pellegrini
(ma non troppo). Latmosfera è silenziosa e piuttosto assonnata,
ma ben presto si riscalda con qualche canto e la preghiera del rosario.
Il viaggio è estenuante, ma carico di humor, divertimento e preghiera..
La prima tappa del nostro viaggio è raggiunta in serata, Bratislava,
la capitale della Slovacchia, chiamata anche lombelico
dEuropa, vista la posizione geografica strategica e la sua storia.
Il giorno seguente la visita della cattedrale, con la S. Messa, celebrata
dal nostro Vescovo e concelebrata dai nostri 5 sacerdoti accompagnatori.
Quello delle S. Messe è stato un momento dunione tra noi
pellegrini, visto che scandiva il ritmo di ogni nostra giornata. Bratislava
è la città che prima della seconda guerra mondiale conteneva
il massimo numero di ebrei dellEuropa, quasi tutti sterminati dai
nazisti. È stata la sede dei sovrani asburgici per circa due secoli.
La seconda meta del nostro viaggio è Cracovia, ma per me è
stata la frontiera polacca. Appena attraversata cè la sosta
per il cambio moneta. Scendo dal pullman, mi inginocchio e bacio il suolo,
con tanto di foto incorporata, visto che il paparazzo della diocesi era
presente. Finalmente a casa, ma che dico, nella ex casa.
Larrivo a Cracovia è in serata. Cracovia è una città
magnifica, ricostruita fedelmente dopo la seconda guerra mondiale, con
la splendida cattedrale e il drago di Wavel, e la Wistola.
Terza tappa del viaggio è la città di AuswitschBirchenau,
per la visita del campo di concentramento più famoso del mondo
e della storia umana, di cui risparmio le particolari emozioni provate
durante la visita della cella di Padre Massimiliano Kolbe, delle celle
a gas e dei forni crematori.
La quarta tappa del viaggio è la più bella e ricca di sensazioni:
Cestochowa. La capitale della cristianità Polacca. Milioni di pellegrini
col naso allinsù per ammirare e venerare leffige della
Madonna Nera. Messe su messe, rosari, adorazioni eucaristiche, ecc
tutto per la Regina dellumanità. Una devozione fortissima.
Abbiamo avuto la grande opportunità di entrare nella cappelletta,
assistere al rosario in tutte le lingue del mondo e soprattutto alla chiusura
della sacra effige e partecipare con devozione alla celebrazione della
Santa Messa. Accanto alleffige ci sono due simboli: una rosa doro,
offerta in dono alla Madonna dal defunto Papa nel 94 in occasione
della GMG e la stola insanguinata sempre del medesimo, per ringraziare
la madonna di averlo protetto durante lattentato subito in piazza
S. Pietro nell81.
La quinta tappa del viaggio è sulla via del ritorno: Praga. Una
città dai tanti volti, dove il vecchio ed il nuovo
convivono in armonia. A Praga abbiamo avuto lonore di incontrare
larcivescovo, il cardinale Wlk e visitare la chiesa del famoso Bambino
di Praga, di cui ci è stata donata una riproduzione.
Larrivo a Cremona è avvenuto nella tarda notte ( ore 3:00)
del giorno 25 Agosto. Felici e stanchi, i pellegrini polacchini,
come amavamo chiamarci dal primo giorno, si sono dati appuntamento per
una rimpatriata e al prossimo pellegrinaggio, sperando che la terra santa
non sia più solo un miraggio.
Andrea Ferrari
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