Il Grest: un sacrificio che vale la pena di fare
Il Grest 2006 della nostra parrocchia di è svolto nell'arco di
tre settimane, dal 11 giugno al 1 luglio ed è stato organizzato
in collaborazione con la parrocchia di S. Leonardo, di Vicoboneghisio,
Camminata e Cappella. Rivolto ai ragazzi dell'età delle scuola
elementare e media, l'iniziativa ha riscosso 190 iscrizioni: un numero
decisamente straordinario, cui vanno aggiunti i 50 giovani delle scuole
superiori che hanno collaborato come animatori e il gruppo di adulti che
ha dato disponibilità per i vari servizi (accoglienza e congedo
serale, contabilità e iscrizioni, rapporti con gli assistenti sociali,
trasporti e mensa, pulizie e manutenzioni). Come tutti gli anni, poi,
il Grest ha avuto l'appendice del pre-scuola di settembre ben organizzato
presso l'Oratorio di San Leonardo.
Nell'articolo, un simpatico "quadretto" da parte di una delle
giovani animatrici.
Come tutti gli anni anche questestate è arrivato il momento
della sgobbata, il grest. Non è per vantarci della nostra bravura,
ma il grest è una vera faticaccia. Mia nonna quando mi vede arrivare
a casa mi dice sempre: Set pran strusiada!. Per forza: prova
tu a stare dietro a cento marmocchi per una giornata, a corrergli dietro
sotto il sole e tirarli per la coda ogni cinque minuti! Eppure noi educatori
non molliamo. Facciamo tanto i duri ma quando andiamo a letto con i piedi
distrutti siamo felici di aver giocato con loro, di averli fatti appassionare
alle cose, di avergli insegnato qualcosa di buono, di avergli voluto bene
e che loro abbiano voluto bene a noi. Anche se non è stato tutto
rose e fiori.
Però credo che i primi ad imparare siamo stati noi. Basta pensare
allo spettacolo finale. Tutti ci siamo messi in gioco, ognuno ha contribuito
dando il meglio di sè, chi nei costumi, chi nei balli, chi nelle
scene. E così dandoci da fare, a volte litigando e non capendoci
più niente, coinvolgendo il più possibile i bambini, abbiamo
dato vita a uno spettacolo che aveva un cuore. Aveva un cuore - chi lha
visto lo sa - perché tutti si sono impegnati e innamorati di quello
spettacolo, bambini compresi. Succede così: quando accogli le sfide
ti appassioni alle cose. La sera della recita eravamo agitatissimi, forse
più noi dei bambini. Pochi minuti prima dellinizio, dietro
le quinte, li abbiamo chiamati tutti in cerchio per le ultime indicazioni.
E poi lurlo scaramantico, come dei veri attori. E stato indimenticabile
vedere i loro faccini un po tesi e un po impazienti, e i loro
occhi felici.
E duro il sacrificio, ma viene sempre premiato.
Martina Abelli
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