I PENSIERI DI ROSALIA
Quel giorno e quel posto vuoto
Quel giorno, era di maggio, tutti insieme, i ragazzi della Santa Federici
e i loro genitori, noi volontari AVO, gli obiettori, eravamo su quel pullman
che da Portovenere ci riportava a casa, in via Romani 56.
Ma su quel pullman un posto era rimasto vuoto, lui non c'era: mancava
il Dottor Volta.
Da dieci giorni era scomparso improvvisamente, lasciando tutta la città
in un doloroso sgomento; noi quel 29 maggio 1995 leggevamo in sua memoria
questi pensieri:
"Tra noi volontari e i vostri figli, anno dopo anno, i rapporti sono
diventati vincoli di fraterna amicizia, e continueremo, è una promessa.
E continueremo perchè vincolati da una passione, da un esempio
bello, coerente che ha lasciato in eredità ad ognuno di noi il
caro Dottor Volta. Ognuno nel suo cuore ha racchiuso parte di questo legame
che fa riemergere i ricordi del medico, dell'amico, del Presidente. E
sono tante le testimonianze, sono perle che per ognuno di noi brillano
di una luce personale. La ringraziamo, Dottore; Lei ora ci sente, ci vede
mentre ritorniamo a casa."
Da quel giorno sono passati dieci anni, anzi, diversi mesi in più.
Erano le prime ore pomeridiane del 16 maggio 1995. Moriva il Dottor Volta.
Grande funerale. Ricordo la presenza del gonfalone del Comune di Casalmaggiore,
- il Dottor Volta era stato sindaco nel 1951 -, e le bandiere di tutte
le associazioni di cui era stato promotore e Presidente. Ma qui non voglio
fare la cronistoria ufficiale dei suoi meriti. Chi sia stato il Dottor
Mario Carlo Volta tanti lo ricordano ancora con amore... e chi lo ha dimenticato?
Dopo la bella pagina dedicata al Dottor Volta dal numero di Natale di
"Casalmaggiore", pur se in ritardo, oggi anche da Ritrovarci
arriva un soffice vento che può aiutare a ravvivare in tante persone
i ricordi non ancora svaniti nel tempo.
Qualche mio concittadino obietterà che sono tante le persone, importanti
e semplici, che il tempo ha portato via , dando l'alt al cammino terreno.
Ma Rosalia è stata un'allieva del Dottor Volta, perchè sin
dall'età di quindici anni ero una delle sue pazienti. Mi ha seguita
nel quotidiano della mia vita: marito, figli.
Arrivava qualche giorno prima di Natale, di Pasque e di altre festività
importanti. "Ma, Dottore, io non l'ho chiamata!" "Già,
ma i tuoi bambini si ammalano sempre in questi periodi....meglio essere
previdenti."
Bello ciò che ha scritto di Lui , anni or sono, su Ritrovarci,
Sandra Freddi. Altra allieva paziente e fedele. Sandra ricordava quale
persona fosse il Dottor Volta, tanto da meritare la medaglia d'oro - 24
gennaio 1988 - per i suoi 50 anni di servizio sanitario, un servizio che
prestava giorno e notte.
Nel gennaio 1992 gli fu conferito anche il premio Città di Casalmaggiore.
Ma, se i premi contano, il ricordo vale ancor più.
Ora ritorno al presente, a questo inizio del 2006, con le malattie di
un tempo e medici nuovi, medici giovani che devono affrontare malattie
sempre più cattive, ribelli, da studiare, individuare e debellare.
Molti di loro riflettono quella che è la missione del medico: responsabile
e coerente, per essere d'aiuto e speranza ai pazienti.
Questo 2006....già da subito presentatosi con fatti, odii, errori,
amori, conosciuti e sempre nuovi. Vorrei che il mio ritorno al passato
potesse far presente alle nuove generazioni che " il Bene, il Bello
, il Buono, il Giusto si possono realizzare. Basta crederci." Oggi
si parla tanto del "senso della vita". A Natale, al centro del
mio presepe spiccavano queste parole: "Credere in Dio vuol dire vedere
che la vita ha un senso."
Basta crederci!
Rosalia Adorni Fadani
Dida della foto: Il Dottor Volta in occasione del conferimento del premio
Città di Casalmaggiore.
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