Il Comitato "Scienza&Vita"
Dopo la vittoria ottenuta nel giugno scorso in occasione dei referendum
sulla legge 40 (circa la procreazione medicalmente assistita), il Comitato
ha deciso di non sciogliersi, perché la posto in gioco è
troppo alta: si tratta di difendere la persona umana dalla tante minacce
di oggi e di domani
I Comitati locali di "Scienza&Vita", dopo l'entusiasmante
lavoro della scorsa primavera, hanno deciso di continuare quella che ritengono
essere una sfida lanciata contro l'uomo. Non è tanto dall'esterno
che provengono i pericoli maggiori, ma dall'uomo stesso. Proviamo ad elencarne
qualcuno senza nessuna pretesa di completezza ed esaustività:
-clonazione ed eutanasia, ormai legalizzate nel Regno Unito ed in altri
Stati dell'Unione Europea;
-aborto, considerato non più come un dramma che mette la mamma
contro il proprio figlio ma come un diritto;
-pillola del giorno dopo, potenzialmente abortiva, che deresponsabilizza
i nostri giovani e li allontana da una gestione della sessualità
fondata sul rispetto e sul dono reciproco;
-RU486, pillola dichiaratamente abortiva venduta liberamente in Francia,
negli Stati Uniti ed in molte altre nazioni con la quale si vuole rendere
l'aborto un fatto privato arrivando a minimizzarne i rischi, elevatissimi
per la salute della donna;
-manipolazioni genetiche attraverso le quali arrivare a "fabbricare"
superuomini sani, belli ed immortali (l'immortalità è l'obiettivo
dichiarato del prof. Veronesi, oncologo di grande fama ed impegnato attivamente
sul fronte dei "nuovi diritti umani" tra i quali mette persino
la morte);
-geni umani brevettati e perciò indisponibili alla ricerca se non
pagando i diritti al "padrone" di turno;
-tentativi da parte di agenzie ONU di rendere l'identità di genere
una scelta personale superando il dimorfismo originario e naturale (maschio-femmina);
-attacchi alla famiglia naturale eterosessuale fondata sul matrimonio
paragonandola ad altre unioni che con essa hanno ben poco in comune;
Di fronte a queste sfide il comitato "Scienza & Vita" poteva
rimanere indifferente?
Gli uomini e le donne provenienti dai mondi della scienza, della cultura,
delle professioni, dell'associazionismo e della politica che diedero vita
al Comitato in difesa della legge 40, hanno fondato a Roma lo scorso 7
dicembre la "Associazione Scienza&Vita". Criterio ispiratore
è l'approfondimento dei problemi legati alla "questione antropologica",
sulla quale - sottolineano i fondatori - occorre confrontarsi al di là
delle contrapposizioni ideologiche.
"Va riproposto - suggeriscono - un modello di uomo, signore della
scienza e della tecnica; ambedue poste al servizio dei più deboli
e dei più fragili". In ogni caso non ci si nasconde la sfida
posta dai progressi della scienza, della medicina e delle tecnologie che
interrogano le coscienze più avvertite sulla cultura del "limite"
e sulla conseguente e necessaria educazione dei "desideri",
oggi impunemente e indistintamente fatti passare per "diritti",
da tutelare legislativamente.
Nella prospettiva di contribuire a costruire un modello di convivenza
che non rinneghi le proprie radici e al tempo stesso sappia coniugare
le scoperte della scienza e della tecnica con la domanda crescente di
umanesimo, Scienza&Vita intende porsi come coscienza critica nei confronti
di quei processi culturali, sociali e politici che potrebbero apportare
strappi dolorosi e immotivati al modello antropologico ampiamente condiviso
dal popolo italiano e, crediamo, radicato nel patrimonio naturale della
nostra umanità.
Nell'immediato l'associazione si pone alcuni obiettivi: creare un luogo
di studio e di confronto sulle sfide poste dalla questione antropologica
sul crinale della scienza che incontra la vita dal concepimento al suo
termine naturale; predisporre a livello scientifico del materiale divulgativo
semplice e accessibile per quanti vorranno inoltrarsi in questo delicato
terreno; costruire una rete comunicativa ramificata sul territorio nazionale
in grado di animare il dibattito anche a livello locale.
E' proprio ciò che stiamo facendo, a partire dal Comitato Regionale
Lombardo, passando per quello Provinciale di Cremona fino ad arrivare
a quello locale di Casalmaggiore.
Incontri su incontri per diffondere la "cultura della vita".
Chi volesse condividere queste proposte si faccia avanti: c'è lavoro
per tutti.
"Scienza & Vita"
Comitato locale di Casalmaggiore
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