"IL VESCOVO PRESENTA
LE LINEE PASTORALI"
Lo scorso 5 settembre Mons. Dante Lafranconi, dopo aver incontrato i giovani pellegrini di Colonia, ha parlato agli operatori pastorali delle Zone IX-X-XI nel Duomo di Casalmaggiore
da "Ritrovarci": anno XXVIII - numero 3 - ottobre 2005

di C. R.

Il primo appuntamento è stato per i giovani di Colonia, con i quali ha vissuto un momento conviviale presso l'Oratorio Maffei e un momento di preghiera e di adorazione eucaristica nel nostro Duomo di Santo Stefano. Successivamente ha presentato a tutti gli operatori pastorali le linee del nuovo anno pastorale, condensate in un libretto dal significativo titolo: "L'iniziazione cristiana. Il dono dello Spirito per essere testimoni". Nell'introduzione il Vescovo ribadisce che l'obiettivo di fondo resta la riscoperta del significato autentico dell'iniziazione cristiana, che è in ultima analisi la riscoperta del significato dell'essere cristiani. Tutto ciò riguarda anzitutto gli adulti e in particolare quelli che sono direttamente coinvolti nell'iniziazione cristiana dei bambini : genitori, padrini, catechisti, sacerdoti. "A questo proposito - scrive il Vescovo - è il caso di ribadire, perché non si perda mai di vista, che l'obiettivo pastorale propostoci in questo decennio di rinnovare cioè la prassi della iniziazione cristiana, mira in primo luogo a coscientizzare gli adulti circa la necessità di una personale scelta di fede. Questa è la premessa indispensabile se si vuole seriamente affrontare l'impegno di introdurre i ragazzi ad un autentico senso cristiano della vita". Oltre gli adulti sono ovviamente interessati, in questo progetto, particolarmente quei ragazzi che, in accordo con le loro famiglie, chiedono il sacramento della Confermazione.
"Su questo Sacramento - continua il Vescovo - vogliamo focalizzare l'attenzione quest'anno, tenendo ben presente che esso non è separabile dal Battesimo e dall'Eucaristia, assieme ai quali costituisce l'iniziazione cristiana". L'attenzione particolare rivolta al sacramento della Confermazione ben si sintonizza, poi, con la preparazione al IV Convegno ecclesiale nazionale che si svolgerà a Verona nell'ottobre 2006 e che avrà come tema "Testimoni di Gesù risorto speranza del mondo".
Nelle ventiquattro pagine che seguono mons. Lafranconi spiega il significato del sacramento della Cresima. Attraverso la Confermazione, intimamente unita al Battesimo e all'Eucaristia, i battezzati diventano pienamente conformi a Cristo, si legano più perfettamente alla Chiesa, vengono arricchiti da una speciale forza dello Spirito, sono più strettamente chiamati ad essere veri testimoni di Cristo.
Già altre volte il Vescovo ci ha invitati a riflettere sul valore della testimonianza: "Non si è missionari autentici se non si è testimoni. E' una considerazione che emerge chiaramente dall'esperienza della Chiesa delle origini, così come documentano gli scritti del Nuovo Testamento. E' una condizione sempre più pressantemente esigita dalla situazione della vita e della cultura attuali". E, per il cristiano, la testimonianza non si riduce a dire o a fare certe cose, ma consiste nel riporre la propria totale fiducia in Cristo; da questo presupposto parte ogni discorso vocazionale che nella Cresima trova una proposta specifica e concreta: "Bisogna mettere i ragazzi - afferma il Vescovo - nell'occasione e nella reale possibilità di rispondere al Signore che chiama. E proprio perché l'anima non è condizionata dall'età, ogni tempo, soprattutto quello sacramentale della Confermazione da parte della Chiesa della grazia battesimale, risulta opportuno per rispondere al Signore. La Cresima diventa da una parte il momento di non rimandare occasioni per pensare alla propria vita; dall'altra la possibilità vera di poter decidere, nel presente, come avviarsi verso il futuro. La presentazione di tutte le vocazioni, anche quelle di speciale consacrazione, diventerà per i ragazzi un tentativo di indirizzo verso ricerche concrete e possibilità di scelta".
Diverse riflessioni sono poi dedicate alla formazione della coscienza quale luogo privilegiato in cui la libertà dell'uomo si confronta con la 'voce' dello Spirito. Da qui nasce l'esigenza di formare la coscienza, affinché ogni cristiano possa manifestare sempre e dovunque uno stile di vita veramente evangelico, capace di differenziarsi dal costume corrente riuscendo anche a prenderne consapevolmente e decisamente le distanze. E non a caso viene anche richiamato il rischio delle persecuzioni, del martirio per una radicalità che non trova spazio nella mentalità comune.
L'ultima parte del libretto è dedicato ad alcune indicazioni pastorali concrete. Primo obiettivo è il rinnovamento dei cammini di iniziazione cristiana, un rinnovamento che alcune comunità hanno già avviato negli anni scorsi e al quale tutte le altre comunità sono chiamate a conformarsi.
Il secondo obiettivo riguarda l'accompagnamento delle famiglie che hanno figli da zero a sei anni. Per il Vescovo è questa la strada che porta più facilmente alla costituzione di gruppi-famiglia. Il terzo obiettivo concerne la figura del Padrino, la cui scelta deve essere fatta non attraverso criteri superficiali e futili. Il Padrino, infatti, è persona che educa, con la parola e con l'esempio, ad una vita cristiana coerente.
Poiché la Confermazione dice un esplicito riferimento del cristiano al Vescovo e alla Chiesa diocesana, mons. Lafranconi invita per quest'anno a preparare e vivere con intensità la prossima visita pastorale, a dare rilievo all'incontro annuale dei cresimandi-cresimati, a curare seriamente la preparazione degli adulti alla Cresima, a valorizzare i momenti diocesani ordinari e straordinari e a indirizzare gli adolescenti e i giovani ai cammini di ricerca vocazionale proposti dal Centro Diocesano Vocazioni.
L'ultimo paragrafo è dedicato all'oratorio, luogo educativo che può aiutare i cresimati ad individuare i propri carismi e sviluppare la propria missione a servizio della Chiesa e del mondo. Il Vescovo ha anche dato mandato all'Ufficio di Pastorale Giovanile di aggiornare il documento di mons. Enrico Assi sull'Oratorio.

C.R.


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