Il primo appuntamento è stato per i giovani di Colonia, con i
quali ha vissuto un momento conviviale presso l'Oratorio Maffei e un momento
di preghiera e di adorazione eucaristica nel nostro Duomo di Santo Stefano.
Successivamente ha presentato a tutti gli operatori pastorali le linee
del nuovo anno pastorale, condensate in un libretto dal significativo
titolo: "L'iniziazione cristiana. Il dono dello Spirito per essere
testimoni". Nell'introduzione il Vescovo ribadisce che l'obiettivo
di fondo resta la riscoperta del significato autentico dell'iniziazione
cristiana, che è in ultima analisi la riscoperta del significato
dell'essere cristiani. Tutto ciò riguarda anzitutto gli adulti
e in particolare quelli che sono direttamente coinvolti nell'iniziazione
cristiana dei bambini : genitori, padrini, catechisti, sacerdoti. "A
questo proposito - scrive il Vescovo - è il caso di ribadire, perché
non si perda mai di vista, che l'obiettivo pastorale propostoci in questo
decennio di rinnovare cioè la prassi della iniziazione cristiana,
mira in primo luogo a coscientizzare gli adulti circa la necessità
di una personale scelta di fede. Questa è la premessa indispensabile
se si vuole seriamente affrontare l'impegno di introdurre i ragazzi ad
un autentico senso cristiano della vita". Oltre gli adulti sono ovviamente
interessati, in questo progetto, particolarmente quei ragazzi che, in
accordo con le loro famiglie, chiedono il sacramento della Confermazione.
"Su questo Sacramento - continua il Vescovo - vogliamo focalizzare
l'attenzione quest'anno, tenendo ben presente che esso non è separabile
dal Battesimo e dall'Eucaristia, assieme ai quali costituisce l'iniziazione
cristiana". L'attenzione particolare rivolta al sacramento della
Confermazione ben si sintonizza, poi, con la preparazione al IV Convegno
ecclesiale nazionale che si svolgerà a Verona nell'ottobre 2006
e che avrà come tema "Testimoni di Gesù risorto speranza
del mondo".
Nelle ventiquattro pagine che seguono mons. Lafranconi spiega il significato
del sacramento della Cresima. Attraverso la Confermazione, intimamente
unita al Battesimo e all'Eucaristia, i battezzati diventano pienamente
conformi a Cristo, si legano più perfettamente alla Chiesa, vengono
arricchiti da una speciale forza dello Spirito, sono più strettamente
chiamati ad essere veri testimoni di Cristo.
Già altre volte il Vescovo ci ha invitati a riflettere sul valore
della testimonianza: "Non si è missionari autentici se non
si è testimoni. E' una considerazione che emerge chiaramente dall'esperienza
della Chiesa delle origini, così come documentano gli scritti del
Nuovo Testamento. E' una condizione sempre più pressantemente esigita
dalla situazione della vita e della cultura attuali". E, per il cristiano,
la testimonianza non si riduce a dire o a fare certe cose, ma consiste
nel riporre la propria totale fiducia in Cristo; da questo presupposto
parte ogni discorso vocazionale che nella Cresima trova una proposta specifica
e concreta: "Bisogna mettere i ragazzi - afferma il Vescovo - nell'occasione
e nella reale possibilità di rispondere al Signore che chiama.
E proprio perché l'anima non è condizionata dall'età,
ogni tempo, soprattutto quello sacramentale della Confermazione da parte
della Chiesa della grazia battesimale, risulta opportuno per rispondere
al Signore. La Cresima diventa da una parte il momento di non rimandare
occasioni per pensare alla propria vita; dall'altra la possibilità
vera di poter decidere, nel presente, come avviarsi verso il futuro. La
presentazione di tutte le vocazioni, anche quelle di speciale consacrazione,
diventerà per i ragazzi un tentativo di indirizzo verso ricerche
concrete e possibilità di scelta".
Diverse riflessioni sono poi dedicate alla formazione della coscienza
quale luogo privilegiato in cui la libertà dell'uomo si confronta
con la 'voce' dello Spirito. Da qui nasce l'esigenza di formare la coscienza,
affinché ogni cristiano possa manifestare sempre e dovunque uno
stile di vita veramente evangelico, capace di differenziarsi dal costume
corrente riuscendo anche a prenderne consapevolmente e decisamente le
distanze. E non a caso viene anche richiamato il rischio delle persecuzioni,
del martirio per una radicalità che non trova spazio nella mentalità
comune.
L'ultima parte del libretto è dedicato ad alcune indicazioni pastorali
concrete. Primo obiettivo è il rinnovamento dei cammini di iniziazione
cristiana, un rinnovamento che alcune comunità hanno già
avviato negli anni scorsi e al quale tutte le altre comunità sono
chiamate a conformarsi.
Il secondo obiettivo riguarda l'accompagnamento delle famiglie che hanno
figli da zero a sei anni. Per il Vescovo è questa la strada che
porta più facilmente alla costituzione di gruppi-famiglia. Il terzo
obiettivo concerne la figura del Padrino, la cui scelta deve essere fatta
non attraverso criteri superficiali e futili. Il Padrino, infatti, è
persona che educa, con la parola e con l'esempio, ad una vita cristiana
coerente.
Poiché la Confermazione dice un esplicito riferimento del cristiano
al Vescovo e alla Chiesa diocesana, mons. Lafranconi invita per quest'anno
a preparare e vivere con intensità la prossima visita pastorale,
a dare rilievo all'incontro annuale dei cresimandi-cresimati, a curare
seriamente la preparazione degli adulti alla Cresima, a valorizzare i
momenti diocesani ordinari e straordinari e a indirizzare gli adolescenti
e i giovani ai cammini di ricerca vocazionale proposti dal Centro Diocesano
Vocazioni.
L'ultimo paragrafo è dedicato all'oratorio, luogo educativo che
può aiutare i cresimati ad individuare i propri carismi e sviluppare
la propria missione a servizio della Chiesa e del mondo. Il Vescovo ha
anche dato mandato all'Ufficio di Pastorale Giovanile di aggiornare il
documento di mons. Enrico Assi sull'Oratorio.
C.R.
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