"Questa è una legge giusta. E' stata approvata per mettere
ordine in un campo che prima non era regolamentato. E' stato un ottimo
intervento del parlamento. I contenuti sono buoni, ma come tutte le leggi,
è migliorabile. In merito al referendum trovo che proporre l'abrogazione
subito dopo l'approvazione di una legge sia indice di pregiudizio, in
quanto si dovrebbe ricorrere allo strumento referendario solo dopo aver
valutato gli effetti della legge. Non si può stravolgere la legge
prima di darle tempo di essere applicata, sperimentata e testata nei risultati.
L'embrione è persona umana. Non occorre essere scienziati per affermarlo,
lo dice il buonsenso. Chi sostiene il contrario promuove un atteggiamento
anti-scientifico.
Quindi io dico: NO all'abuso del referendum e NO all'abrogazione della
legge 40."
(Fabio Penotti, coordinatore circolo Nuova Europa)
"La legge 40 è stata promulgata per porre dei paletti agli
abusi sugli embrioni. Partecipare al referendum è un impegno morale
che ognuno deve affrontare, personalmente non voterò l'abrogazione
della legge. Noi siamo in linea con la posizione della Chiesa. Le basi
della legge sono giuste. Se non tuteliamo la vita, la famiglia, e soprattutto
il rapporto tra uomo e donna, cadremo in un relativismo che già
è molto presente nella società. Quindi NO alla fecondazione
eterologa e NO all'abuso dell'embrione."
(Maurizio Toscani, esponente della Margherita)
"Sicuramente la legge sulla procreazione assistita è perfettibile.
E' una legge utile alla causa della difesa della vita. Una sua abrogazione
improvvisa ci ricondurrà nella giungla procreativa.
Riguardo al referendum io non andrò a votare, per sommare i voti
di chi andrà a votare NO e quelli di chi si asterrà. Credo
che questa sia la strada con più probabilità di evitare
la vittoria del SI, che sarebbe negativo. Quindi essenzialmente per una
questione di pragmatismo."
(Luciano Toscani, Sindaco di Casalmaggiore)
"L'argomento è molto delicato, sono in linea con la Chiesa
e ritengo che la vita è sacra e non si tocca. Vedo la legge 40
come un limite nei confronti della scienza, ma può essere migliorata.
Si può trovare una via di mezzo, andando incontro alla scienza,
ma senza che essa intacchi il valore umano ed il rispetto della Vita.
Aiutare chi soffre è un dovere a cui non bisogna mai sottrarsi
e bisognerebbe indirizzare le ricerche in altri metodi meno lesivi all'essere
umano." (Maria Rossi Cola, Preside dell'Istituto Superiore G.
Romani di Casalmaggiore)
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