E' stato un dialogo vivace e liberatorio, quello organizzato dalla nostra
parrocchia in occasione di Agorà sul tema: "Un'ecologia per
l'uomo" al Santa Chiara. Il giovane Riccardo Cascioli, collaboratore
di Avvenire e di altre testate cattoliche, ha scoperchiato le menzogne
e i miti dell'ecologismo: "Niente di certo sul riscaldamento del
pianeta, ipotesi forzate, esagerazioni per accrescere l'angoscia collettiva
e far concludere che sarebbe l'uomo a minacciare la debole e bella natura
materna; perciò ci si dovrebbe mobilitare per la salvaguardia della
foca-monaca e per bloccare invece le nascite dei bambini".
L'ecologismo in realtà nasconde un'ideologia neopagana che odia
la persona umana e vorrebbe far ritorno alla dea Gaia, alla Terra concepita
come la nuova e vera divinità. Vorrebbe bloccare il progresso tecnologico,
la ricerca e la moltiplicazione delle risorse in omaggio ad una vita da
cavernicoli appiedati, meglio se senza figli, destinati perciò
all'estinzione, al suicidio collettivo come lo erano i movimenti eugenetici
del primo Novecento.
Presentati i problemi con chiarezza dal moderatore Luigi Casalini, Cascioli
ha sottolineato che la dottrina sociale cristiana mette l'uomo al centro
del cosmo, all'uomo affida la creazione da gestire anche per il bene delle
generazioni future. L'uomo, certo, è anche capace di combinare
disastri - ha detto Cascioli - come è avvenuto nell'ex Unione Sovietica,
nella Germania nazista, nella Cina comunista, ma è anche capace
di umanizzare la natura, come hanno fatto ad esempio i monaci benedettini
bonificando il territorio del Cremonese e di tante altre parti della nostra
Europa. Il relatore ha ricordato che il deserto avanza dove non c'è
l'uomo, che è capace di trasformare il deserto del Neghev in un
giardino terrestre, come hanno fatto gli israeliani.
Terribile e preoccupante è l'odio contro la vita concepita e nascente
da parte di molti ecologisti che continuano a sbandierare assurdamente
un presunto sovrannumero di popolazione. Calcolato che assicurare ad ogni
famiglia una casa indipendente, corredata da 1000 mq. di giardino, tutta
l'umanità attuale, ossia 6 miliardi di persone, occuperebbe un
terzo degli Stati Uniti d'America. Il retroterra culturale e politico
da cui nasce la richiesta di eliminare o di manipolare gli embrioni ha
radici molto antiche - ha sostenuto il relatore - e si evolve nell'eugenetica
che, col pretesto di migliorare la razza umana, tende a separare nella
società i "sani" dagli "insani", producendo
in realtà forme sottili e a volte palesi di razzismo (vedi il nazismo).
Oggi il pensiero eugenetico rivive in due correnti, molto fiorenti: il
movimento per il controllo delle nascite e il movimento ecologista, che
hanno in comune una visione totalmente negativa dell'uomo e di sfiducia
verso il futuro. Da qui la tendenza odierna di arrivare a programmare
e a selezionare gli individui.
E' seguito un interessante dibattito fino alle ore 23.
Chi ne vuol sapere di più, può acquistare il libro di Cascioli,
scritto insieme ad Antonio Gaspari, dal titolo: "Le bugie degli ambientalisti.
I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti". Ed. Piemme.
G.B.
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