"L'ecologia secondo Cascioli"
All'incontro mensile di Agorà di venerdì 28 gennaio ha partecipato Riccardo Cascioli, collaboratore di Avvenire e de Il Timone.
da "Ritrovarci": anno XXVIII - numero 1 - marzo 2005

di Riccardo Cascioli

E' stato un dialogo vivace e liberatorio, quello organizzato dalla nostra parrocchia in occasione di Agorà sul tema: "Un'ecologia per l'uomo" al Santa Chiara. Il giovane Riccardo Cascioli, collaboratore di Avvenire e di altre testate cattoliche, ha scoperchiato le menzogne e i miti dell'ecologismo: "Niente di certo sul riscaldamento del pianeta, ipotesi forzate, esagerazioni per accrescere l'angoscia collettiva e far concludere che sarebbe l'uomo a minacciare la debole e bella natura materna; perciò ci si dovrebbe mobilitare per la salvaguardia della foca-monaca e per bloccare invece le nascite dei bambini".
L'ecologismo in realtà nasconde un'ideologia neopagana che odia la persona umana e vorrebbe far ritorno alla dea Gaia, alla Terra concepita come la nuova e vera divinità. Vorrebbe bloccare il progresso tecnologico, la ricerca e la moltiplicazione delle risorse in omaggio ad una vita da cavernicoli appiedati, meglio se senza figli, destinati perciò all'estinzione, al suicidio collettivo come lo erano i movimenti eugenetici del primo Novecento.
Presentati i problemi con chiarezza dal moderatore Luigi Casalini, Cascioli ha sottolineato che la dottrina sociale cristiana mette l'uomo al centro del cosmo, all'uomo affida la creazione da gestire anche per il bene delle generazioni future. L'uomo, certo, è anche capace di combinare disastri - ha detto Cascioli - come è avvenuto nell'ex Unione Sovietica, nella Germania nazista, nella Cina comunista, ma è anche capace di umanizzare la natura, come hanno fatto ad esempio i monaci benedettini bonificando il territorio del Cremonese e di tante altre parti della nostra Europa. Il relatore ha ricordato che il deserto avanza dove non c'è l'uomo, che è capace di trasformare il deserto del Neghev in un giardino terrestre, come hanno fatto gli israeliani.
Terribile e preoccupante è l'odio contro la vita concepita e nascente da parte di molti ecologisti che continuano a sbandierare assurdamente un presunto sovrannumero di popolazione. Calcolato che assicurare ad ogni famiglia una casa indipendente, corredata da 1000 mq. di giardino, tutta l'umanità attuale, ossia 6 miliardi di persone, occuperebbe un terzo degli Stati Uniti d'America. Il retroterra culturale e politico da cui nasce la richiesta di eliminare o di manipolare gli embrioni ha radici molto antiche - ha sostenuto il relatore - e si evolve nell'eugenetica che, col pretesto di migliorare la razza umana, tende a separare nella società i "sani" dagli "insani", producendo in realtà forme sottili e a volte palesi di razzismo (vedi il nazismo). Oggi il pensiero eugenetico rivive in due correnti, molto fiorenti: il movimento per il controllo delle nascite e il movimento ecologista, che hanno in comune una visione totalmente negativa dell'uomo e di sfiducia verso il futuro. Da qui la tendenza odierna di arrivare a programmare e a selezionare gli individui.
E' seguito un interessante dibattito fino alle ore 23.
Chi ne vuol sapere di più, può acquistare il libro di Cascioli, scritto insieme ad Antonio Gaspari, dal titolo: "Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti". Ed. Piemme.
G.B.


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