Come ogni anno, la nostra parrocchia presenta la propria situazione finanziaria.
Anzitutto è doveroso un vivo grazie a tutti quei parrocchiani che
hanno risposto con generosità ai nostri appelli, soprattutto in
occasione delle festività natalizie.
Nell'anno 2004 non abbiamo affrontato grandi spese, ma abbiamo portato
a termine il saldo del nuovo impianto di illuminazione del Duomo e abbiamo
provveduto alla pulizia del sottotetto dello stesso Duomo, dove da anni
giaceva materiale vario che pesava sulle strutture architettoniche. Le
spese delle varie utenze e assicurazioni sono sempre molto alte.
Per quanto riguarda l'aspetto caritativo, oltre alle collette diocesane,
va notificato che l'anno scorso abbiamo versato oltre 3 mila euro per
tasse rifiuti alla Casa dell'Accoglienza (è l'impegno che, come
parrocchia, abbiamo preso con la Caritas diocesana). Inoltre non appaiono
in bilancio alcune voci importanti: la giornata dedicata alla San Vincenzo
parrocchiale (vedi bilancio della San Vincenzo), le offerte direttamente
pervenute alla stessa San Vincenzo, l'offerta che abbiamo raccolto in
occasione dello tsunami del sud-est asiatico (oltre 5 mila euro versate
alla Caritas diocesana), molta carità spicciola, distribuita ogni
giorno presso la Casa parrocchiale (in media visitata da tre-quattro persone
ogni giorno, che non vanno mai via a mani vuote) e difficilmente quantificabile,
perché non registrata.
Fra i lavori che abbiamo in progetto di realizzare, c'è in cantiere
la rampa di accesso al Duomo, indispensabile per i disabili e per gli
anziani; e la ristrutturazione del Palazzo abaziale, che da decenni è
stato lasciato in condizioni di degrado e a cui è urgente porre
mano: abbiamo già iniziato a commissionare un progetto di ristrutturazione,
che, come è noto, ha i suoi costi. Prima di iniziare i lavori di
ristrutturazione, oltre alle necessarie autorizzazioni della Sovrintendenza
e di tutti organismi competenti (civili ed ecclesiastici) è necessario
attivare un piano di finanziamento, a partire dalla vendita del "Don
Bosco".
Un discorso a parte merita l'Oratorio, che ha già provveduto al
rifacimento del nuovo impianto di illuminazione del campo sportivo e attende
la fine dei lavori per quanro riguarda le doccie e i servizi. Le spese
non appaiono in bilancio, per il motivo che non è ancora stato
emesso alcun pagamento: stiamo infatti attendendo lo sblocco del prestito
FRISL da parte della Regione Lombardia.
Rivolgo l'invito, come ogni anno, ad essere generosi e soprattutto ad
interessarsi anche dell'aspetto finanziario della parrocchia, a ricordarsi
ogni domenica nella offerta durante la messa. Ai genitori suggerisco anche
di educare i propri figli a fare la loro piccola offerta in chiesa: non
c'è più nessun ragazzo che metta nel cestino qualcosa. E'
un segnale di una non avvertita appartenenza alla propria comunità
cristiana!
Continuo a suggerire anche di far dono alla parrocchia di qualche lascito
un po' consistente in occasione della morte di un familiare o nel proprio
testamento. Riceviamo tanto dalla parrocchia: siamone riconoscenti! Se
questo succede in tante altre parrocchie della Diocesi, perché
a Casalmaggiore non ho ancora avuto la gioia di un bel dono alla nostra
parrocchia? Anche questo è un modo per testimoniare la nostra fede
cristiana e per riconoscere la preziosità e la gioia della nostra
appartenenza alla famiglia parrocchiale. La parrocchia non è dei
preti che passano, ma è di tutta la comunità che resta.
Il parroco
e i membri del Consiglio Parrocchiale
per gli affari economici
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