"UNA SOLA FAMIGLIA
A VOLTE NON BASTA"
Si parla sempre più di affido e di adozione. Ma siamo motivati e preparati? Anche a Casalmaggiore, a cura dei servizi sociali dell'Amministrazione comunale, è stato aperto un ufficio per l'attivazione dell'affido. Ne parliamo con le responsabili.
da "Ritrovarci": anno XXVIII - numero 1 - marzo 2005

di Martina Abelli,Giuseppe Belluzzi e Antonio Lucotti

"I FIGLI: UN DONO E NON UN POSSESSO"

La questione dell'affido è un valore fondamentale anche per l'Associazione delle Famiglie, sempre pronta a difendere e a promuovere i valori della vita, dell'infanzia e della famiglia, riscattandoli anche dalle paura e a volta dalle mediocrità in cui la nostra società sta sprofondando. Grazie alla gentile disponibilità della rappresentante dell'Associazione delle Famiglie della Parrocchia di S. Stefano, Giovanna Pellizzoni abbiamo approfondito il delicato tema dell'affido, cercando di trarre alcune conclusioni per introdurre nel nostro contesto sociale un valore che potrebbe dare felicità sia alle famiglie che prestano aiuto, sia ai ragazzi sommersi da problemi più grandi di loro.
La definizione dell'affido ci viene data dalla signora Pellizzoni:<< L'affido è' un aiuto temporaneo che una famiglia offre ad un ragazzo estraneo, mantenendo però il contatto con la famiglia dello stesso.>>


Come associazione avete mai promosso iniziative per l'affido?
Fino ad ora no, perché il tema dell'affido è molto delicato e non può nascere da un "input" che viene dall'alto. Non si può costringere o chiedere a delle famiglie di ospitare un nuovo membro familiare. Il valore dell'affido deve nascere dalla famiglia stessa che conosce il dono dei figli e lo apprezza.

Cosa ne pensa dell'iniziativa promossa dal Comune di Casalmaggiore "Una sola famiglia a volte non basta…"?
Il progetto va bene, ma può non bastare. Il valore dell'affido deve arrivare dal cuore delle famiglie. Per dare concretezza all'iniziativa, una volta avviato il sistema, sarà fondamentale aiutare i soggetti e verificare l'efficacia del progetto. Un pensiero va anche rivolto alle famiglie che offrono già un aiuto simile, incoraggiandole e stimolandole per coinvolgere più persone possibili.

Nella società d'oggi c'è spazio per valori di questo tipo?
Purtroppo la cultura odierna non è propizia all'affido, che nasce dove c'è gratuità e scambio d'iniziative tra le famiglie.

Allora cosa potrebbe favorire l'affido in un contesto come il nostro?
Sicuramente c'è bisogno di educazione. L'ingresso di un bimbo in una famiglia è un cambiamento significativo e il nucleo familiare deve essere preparato. Ci vogliono famiglie "esempio" che siano modello per le altre.

Che ruolo può svolgere la Chiesa nella questione "affido"?
La Chiesa può giocare un ruolo importante. I Sacerdoti possono educare le famiglie ad essere grate del loro essere e che i figli sono un dono, non un possesso.
Le due testimonianze ci hanno fatto capire che nella società di oggi è difficile il radicarsi dei valori del rispetto della vita e della gratuità. Bisogna che tutti noi facciamo un esame di coscienza, per riscoprire quei valori che possono aiutare a sentirci meglio con gli altri. C'è veramente bisogno di persone che facciano da timone e trasmettano valori quali il rispetto per la vita e per la famiglia.


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