"Un abominevole delitto"
Pubblichiamo il comunicato che il nostro parroco ha letto ai fedeli domenica 5 settembre a tutte le messe, per esprimere la partecipazione della nostra parrocchia al dolore che ha colpito tutti dopo la strage di Ossezia.
da "Ritrovarci": anno XXVII - numero 4 - ottobre 2004

di Don Alberto

Venerdì scorso, 3 settembre, si è consumato in Ossezia un gravissimo attentato terroristico, che allunga la triste lista di queste azioni violente, dopo quelle dell'11 settembre 2001 in America e dell'11 marzo di quest'anno a Madrid, per non citare che gli episodi più noti.
Quest'ultimo atto è ancor più brutale, perché ha preso di mira tanti bambini e ragazzi. Davvero non c'è limite alla barbarie, dopo che l'umanità, soprattutto nel secolo scorso, sembrava aver toccato il fondo.
Come comunità cristiana, siamo invitati anzitutto a pregare per le giovani vittime e per le loro famiglie così duramente colpite; ma anche a gridare la nostra condanna verso queste terribili atrocità che non hanno alcuna giustificazione, ripeto: non hanno alcuna giustificazione.
Per questo, uscendo di chiesa dopo la celebrazione della messa, verrà suonata la campana più grossa del nostro Duomo di Santo Stefano, perché la nostra preghiera e la nostra condanna diventino un segnale pubblico di partecipazione a questo grave momento storico, che rende buio il destino del nostro mondo.
Vi invito anche a portare a casa un cero: da accendere questa sera, con coraggio e senza paura, sulla finestra delle nostre case: perché la luce della speranza in un mondo diverso non abbia mai ad arrendersi davanti all'oscurità della barbarie umana.
A Dio, alla sua giustizia e alla sua misericordia, affidiamo i responsabili di questo abominevole delitto.


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