Ormai la notizia ha fatto il giro della Città. La Casa delle
nostre Suore, della "Congregazione delle Piccole Serve del Sacro Cuore di
Gesù per l'assistenza gratuita agli ammalati poveri a domicilio" (questa
la denominazione ufficiale), situata in Via Romani, chiude dopo 64 anni di attiva
e apprezzata presenza a Casalmaggiore. Il rincrescimento è grande, ma è
anche grande la riconoscenza delle tante persone, soprattutto anziani e ammalati,
che in tutti questi anni - a partire dal 1940 - hanno potuto beneficiare della
assistenza e del conforto delle tante suore che si sono succedute, sia nelle visite
a domicilio, sia nell'ambulatorio. Ultimamente la comunità delle Suore
era ridotta a tre: la Superiora, suor Maria Emerenziana, era qui dal 1999 (ma
era stata a Casalmaggiore già dal 1945 al 1952); suor Maria Reginalda,
presente fin dal 1951; e suor Maria Alfonsa, a Casalmaggiore dal 1991. Fino a
qualche tempo fa, era presente dal 1959 e conosciutissima, suor Maria Geremia,
ora in Casa di riposo. Il nostro parroco, don Alberto, ha dato il saluto pubblico
domenica 23 maggio durante la messa delle 10 in Duomo. Ha ricordato la preziosità
- umile, discreta, quotidiana, secondo lo stile della vita religiosa - della presenza
delle Suore. Ha affermato che tutta la nostra comunità perde un segno espressivo
e popolare della testimonianza del Vangelo nel nostro tempo. Ma ha anche ricordato
che i doni di Dio sono sempre fecondi, quando vengono accolti con gratitudine
e vengono vissuti con senso di responsabilità. "Dio ci ha fatto tanti
doni nella nostra vita. A Lui dobbiamo rendere grazie, ma dobbiamo anche chiederci:
come abbiamo trafficato i doni di Dio? Quale risposta questi doni hanno generato
nella nostra vita e nella vita di tutta la comunità?". E ha toccato
il tema della vocazione religiosa, al cui affievolirsi - anche nel mondo femminile
fino a ieri generosamente aperto alle chiamate di Dio - "non possiamo assistere
indifferenti" ha sottolineato don Alberto. Al termine della celebrazione
eucaristica, il parroco ha offerto a ciascuna delle tre Suore due semplici doni,
carichi di significato: l'ultimo libro del Papa ("Alzatevi, andiamo!":
"per rendere evangelico anche il distacco da questa comunità",
ha detto don Alberto) e un quadretto del nostro Duomo, con la riproduzione della
pala dell'altar maggiore, raffigurante la Madonna col Bambino insieme ai Santi
Stefano e Giovanni Battista" ("perché non ci dimentichiate mai
nelle vostre preghiere"). Le parole della Superiora e l'applauso dell'assemblea
hanno concluso l'incontro comunitario, per lasciare il posto ai tanti saluti e
alle tante strette di mano delle singole persone e delle famiglie. |