"Se ami un libro, lascialo libero. Non costringerlo negli spazi
soffocanti di uno scaffale, leggilo: e poi, abbandonalo sulla panchina
di un parco, in treno, al bar, in spiaggia, sul pullman
."
Agosto 2002: mi sorprendono queste frasi lette su un quotidiano. Nel gennaio
dello scorso anno un settimanale riportava la stessa notizia. Libri in
viaggio: il "bookcrossing" nato in America si sta diffondendo
anche in Italia, ripreso da una trasmissione culturale di "Radio
3", che ha fatto partire il primo "bookcrossing" radiofonico.
Di lettore in lettore, di abbandono in abbandono, si segue il viaggio
del proprio libro sul sito www.passalibro.rai. it. L'ideatore dell'insolito
sistema fu nel 2001 Ron Hornbaker, un 36 enne di Kansas City. Dopo un
anno già 30 mila persone da ogni parte del mondo aderivano all'iniziativa.
In Italia i libri messi in circolazione in pochi mesi furono più
di 500. Alla fine del sistema, prima di lasciare il libro, viene applicata
una targhetta che dice: "Buongiorno, leggimi e abbandonami ancora".
Forse anche qui nella mia Città qualche lettore fa già parte
del "bookcrossing"?
Da parte mia, gelosa come sono dei miei libri, non lo farei mai. Amo tutti
i miei libri, lì, dove sono negli scaffali di una vecchia libreria,
sempre pronti per essere consultati ad ogni mia domanda, sono una parte
della mia memoria e del mio futuro. Mi ritorna in mente a 14 anni il trucco
che usavo con mia madre. Salivo per rifare i letti di tre stanze, toglievo
il libro dal nascondiglio, mi sedevo sul letto e mi perdevo nella lettura
poi il richiamo di mia madre mi metteva in subbuglio. Di corsa rimettevo
a posto i letti
, beh, tiravo solo le lenzuola e coperte, tornavo
sempre giù in ritardo. Ora mi guardo con gioia i tanti volumi:
narrativa, saggistica, storie di ordinaria santità, autori famosi
e
racconti di vita vissuta. Mancano i libri "color rosa",
ma ci sono diversi libri di poesie. La libreria l'ho allungata con altri
due scaffali ed ogni piccolo spazio di casa mia diventa: posto libri.
Così Rosalia affida al vento l'idea del "bookcrossing",
ma i libri se li tiene. Forse alla fine del suo viaggio voleranno nel
vento. Chissà?
Al posto del libro affido al lettore di "Ritrovarci" queste
parole troppo belle e significative per tenerle solo per me.
Le trascrivo da un biglietto ricevuto nel gennaio di quest'anno. Sono
di un importante amico che spende la sua vita per gli altri, per i giovani,
i bambini più prediletti di tante parti d'Italia e del mondo più
dimenticato: poi riporta a noi le sue forti testimonianze. Il biglietto
risponde a un mio scritto dove tra l'altro ponevo una domanda: "perché
il tempo che sto vivendo fugge quasi inutilmente? Vorrei fare, andare,
ma non ne ho più la forza, così mi sembra tempo sciupato".
E f. Francesco risponde: "
è bello accompagnare LUI nei
poveri, e lasciarsi guidare dallo Spirito Santo. Questo è il segreto
per rimanere giovani: la carne è carne, ma lo spirito è
vita. Quando compio gli anni, ne ho uno in più, ma allo stesso
tempo ne ho uno in meno d'aspettare per andare a Lui, Gesù. La
vecchiaia è abbastanza insignificante. La cosa che può fare
un uomo, la più significativa, è quella di "amare"
e questo gesto non conosce età. Stai di buon cuore e prega nel
silenzio del Signore".
Mai ho riflettuto così su un mio compleanno: uno in più
e uno in meno d'aspettare per andare da Lui, Gesù.
Entrare in questa logica di vita cristiana; anche la morte terrena non
dovrebbe far paura: amare e non pensare all'età.
Non è una promessa, ma Rosalia ci prova.
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