"Fatti tutto a tutti per tutti portare a Cristo". Questo è
stato il motto che don Guido scelse per la sua missione pastorale per
il nostro Oratorio nel lontano 1941.
Sacerdote novello (ordinato nel maggio 1940), dotato di carattere molto
forte, di pronta intelligenza, con una formazione religiosa completa e,
soprattutto, sorretto da una fede sicura che traspariva in ogni sua azione,
in ogni suo pensiero, Don Guido venne a Casalmaggiore nel periodo più
delicato della nostra storia italiana e dopo la reggenza dell'Oratorio
da parte di due sacerdoti - Don Parmigiani e don Frati - che avevano lasciato
un'impronta molto significativa della loro attività pastorale accattivandosi
la simpatia di tutti i giovani della parrocchia.
Nel periodo bellico i giovani di Casalmaggiore trovarono nell'Oratorio
il momento per una formazione, il luogo in cui esprimere le loro capacità
intellettive, sportive, ricreative. Don Guido seppe sfruttare questa presenza
quasi totale dei giovani casalaschi e impostò il suo apostolato
demandando ad essi responsabilità di educatori e di promotori di
attività oratoriane, in modo che tutti fossero coinvolti nella
conduzione globale dell'Oratorio.
Questa scelta fu vincente, poiché diede risultati evidenti nel
dopoguerra, quando, dalle file degli oratoriani, uscirono giovani preparati
ad affrontare tutte le tematiche del vivere civile, sociale e politiche.
La stampa cremonese, annunciando la morte di mons. Guido Gobbi Frattini,
ha dato ampio risalto alla "esemplarità del prete semplice,
del prete modernissimo, ma obbediente alla sapienza antica". Lascio
alla stampa la enumerazione degli incarichi ecclesiali ricoperti da Don
Guido dopo la sua dipartita da Casalmaggiore nel 1946.
Io, e con me molti amici che hanno intrattenuto con Don Guido rapporti
sino agli ultimi giorni della sua vita, sono contento di dare testimonianza
di una figura sacerdotale molto carismatica, integra.
Mi permetto di riprendere quanto dichiarato dal Cardinale Biffi, ripensando
alla eredità spirituale di Don Guido: "La ricchezza più
cospicua e più vera della Chiesa
sono i suoi preti".
Paolo Orsini
|