Come ogni anno, la nostra parrocchia presenta a tutti la propria situazione
finanziaria.
Anzitutto un vivo grazie va a tutti quei parrocchiani che, a seconda della
propria situazione economica, hanno risposto con generosità al
nostro appello, soprattutto in occasione delle festività natalizie.
Anche il bilancio del 2003 si chiude con un passivo di quasi 10 mila euro..
Il passivo, oltre che a causa del rincaro delle bollette di energia elettrica,
gas metano e gasolio, è dovuto in gran parte al saldo del nuovo
impianto di illuminazione del nostro Duomo, costato complessivamente oltre
68 mila euro (parte dei quali versati lo scorso anno). Anche le imposte,
le tasse e le assicurazioni cominciano a pesare sul nostro bilancio parrocchiale.
Ogni anno ripeto sempre che altre parrocchie della nostra Diocesi, della
stessa entità della nostra, hanno offerte notevolmente superiori.
C'è forse più povertà a Casalmaggiore? Non lo escludo:
ci sono fasce della popolazione che sono costrette a vivere con un reddito
molto basso. O c'è meno considerazione del ruolo educativo e formativo
che hanno la parrocchia e l'oratorio nella vita delle nostre famiglie?
Questa mi sembra essere una delle cause maggiori, che si riflette anche
in tanti altri aspetti della vita parrocchiale. Il mio è un invito
alla partecipazione e alla corresponsabilità! Solo da qui è
possibile diventare anche più generosi.
Rivolgo dunque un forte invito, soprattutto alla domenica, nell'offerta
alla messa: sentiamoci impegnati - lo dico ogni anno - a donare alla parrocchia
almeno il corrispettivo di un cappuccio e brioche!
Ai genitori suggerisco anche di educare i propri figli a fare la loro
piccola offerta in chiesa: non c'è più nessun ragazzo che
metta qualcosa nel cestino della messa. E' un piccolo segnale di una gran
cattiva abitudine e di una non avvertita appartenenza alla propria comunità
cristiana.
Continuo a suggerire anche di far dono alla parrocchia di qualche lascito
un po' consistente in occasione della morte di un familiare o nel proprio
testamento. Se questo succede in tante altre parrocchie, perché
a Casalmaggiore non potrebbe succedere? Anche questo è un modo
per testimoniare la nostra fede cristiana e per riconoscere la preziosità
e la gioia della nostra appartenenza alla famiglia parrocchiale.
La parrocchia non è dei preti che passano, ma è di tutta
la comunità che resta.
Don Alberto
e i membri del Consiglio Parrocchiale
per gli affari economici
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