"UN NO ALLA GUERRA, UN SÌ ALLA VITA": LE REAZIONI
 

da "Ritrovarci": anno XXVI - numero 2 - aprile 2003

a cura dei giovani firmatari del documento


Il documento "Un no alla guerra, un sì alla vita" ha avuto sicuramente una vasta risonanza sia a livello parrocchiale, sia a livello di cittadinanza che a livello nazionale.
Abbiamo volutamente pubblicizzato il documento e, successivamente, abbiamo ricevuto sia adesioni che contestazioni, o anche semplici ringraziamenti, per la trasmissione del documento stesso (tramite lettere, contatti telefonici, messaggi sulla stampa locale, e-mail) da parte di cittadini, sacerdoti, esponenti politici ed istituzionali, come è naturale che avvenga in un contesto di dialogo e di libero confronto sulle tematiche messe in campo. Ringraziamo soprattutto coloro che ci hanno risposto con riflessioni profonde che ci hanno stimolato e arricchito.
Noi firmatari siamo stati anche invitati a portare la nostra testimonianza dalla redazione della trasmissione televisiva serale della Rai "Excalibur" nella puntata del 28.02.2003; nel contempo alcuni di noi hanno partecipato sia al convegno organizzato dal Circolo Culturale cremonese "S. Omobono" dal titolo "Per quale pace ? L'Europa di fronte alla guerra in corso" svoltosi presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona il 14.03.2003, sia al convegno promosso dal Circolo "Margherita" di Casalmaggiore sul tema "La guerra: sconfitta dell'umanità" svoltosi in data 22.03.2003: in questi due ultimi convegni è stato invitato come relatore anche Don Alberto.
Partendo da questa premessa desideriamo esporre alcune nostre considerazioni.

Innanzitutto il documento è stato da noi "vissuto", sia in fase di elaborazione che nella fase successiva di confronto, come un'originale testimonianza e come una preziosa e proficua esperienza come giovani cristiani cattolici.
Testimonianza in quanto il tema della pace è stato elaborato tramite la lettura e l'approfondimento dei contenuti delle encicliche e dei messaggi papali sia del Catechismo della Chiesa Cattolica: per fare questo è stato utile e necessario leggere analiticamente tali documenti, che ci siamo accorti di conoscere solo parzialmente, e ciò ci ha permesso di capire meglio l'originalità del pensiero dottrinale cattolico. E' stata anche un occasione per noi, che già ci conoscevamo, di stare insieme e, nel contempo, ragionare in un modo "nuovo e originale".
Esperienza in quanto riteniamo fondamentale che il confronto ed il dialogo con altri cattolici e con altri cittadini sugli avvenimenti di attualità sia una modalità che arricchisce tutti indistintamente: il dibattito che ne è seguito sembra, in primo luogo, che divida l'opinione pubblica, ma, in realtà, è prezioso per tutti se avviene nel rispetto delle identità reciproche.
Riteniamo che la pace e il rispetto dei diritti umani (tra cui quello alla vita, dal suo concepimento alla morte) debbano essere ribaditi "nella vita di tutti i giorni", soprattutto all'interno dei quotidiani ambiti di vita di ciascuno di noi, e sottolineiamo, parallelamente, la fondamentale necessità di un'adeguata informazione sui temi di attualità nell'ottica di un libero e leale confronto a cui successivamente tutti, cattolici compresi, sono chiamati ad assumersi chiare e precise responsabilità.
Siamo convinti e consapevoli, infine, di aver volutamente promosso un dibattito vivace ed opportuno, con la speranza che tale dibattito non si esaurisca solo sulla tematica dell'odierna guerra in corso, ma su tutte le questioni che minano quotidianamente la pace, e che si sviluppi successivamente un proficuo confronto che approfondisca, in futuro, anche altri avvenimenti e tematiche importanti e fondamentali per noi, come cattolici e come cittadini, e che possa svilupparsi anche in iniziative concrete.


BARBIERI CLAUDIA, BARBIERI ELENA, BARILI DON DAVIDE, FERRARI ELENA, LENA ALDO, LUCOTTI ANTONIO, LUCOTTI MARZIO, MANTOVANI ROCCO, MAZZOLI MASSIMO, RIVA ERIKA, SARZI BRAGA SERENELLA, SIROCCHI GABRIELE, TOSI CHIARA.

torna su