Il documento "Un no alla guerra, un sì alla vita" ha
avuto sicuramente una vasta risonanza sia a livello parrocchiale, sia
a livello di cittadinanza che a livello nazionale.
Abbiamo volutamente pubblicizzato il documento e, successivamente, abbiamo
ricevuto sia adesioni che contestazioni, o anche semplici ringraziamenti,
per la trasmissione del documento stesso (tramite lettere, contatti telefonici,
messaggi sulla stampa locale, e-mail) da parte di cittadini, sacerdoti,
esponenti politici ed istituzionali, come è naturale che avvenga
in un contesto di dialogo e di libero confronto sulle tematiche messe
in campo. Ringraziamo soprattutto coloro che ci hanno risposto con riflessioni
profonde che ci hanno stimolato e arricchito.
Noi firmatari siamo stati anche invitati a portare la nostra testimonianza
dalla redazione della trasmissione televisiva serale della Rai "Excalibur"
nella puntata del 28.02.2003; nel contempo alcuni di noi hanno partecipato
sia al convegno organizzato dal Circolo Culturale cremonese "S. Omobono"
dal titolo "Per quale pace ? L'Europa di fronte alla guerra in corso"
svoltosi presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona il 14.03.2003,
sia al convegno promosso dal Circolo "Margherita" di Casalmaggiore
sul tema "La guerra: sconfitta dell'umanità" svoltosi
in data 22.03.2003: in questi due ultimi convegni è stato invitato
come relatore anche Don Alberto.
Partendo da questa premessa desideriamo esporre alcune nostre considerazioni.
Innanzitutto il documento è stato da noi "vissuto",
sia in fase di elaborazione che nella fase successiva di confronto, come
un'originale testimonianza e come una preziosa e proficua esperienza come
giovani cristiani cattolici.
Testimonianza in quanto il tema della pace è stato elaborato tramite
la lettura e l'approfondimento dei contenuti delle encicliche e dei messaggi
papali sia del Catechismo della Chiesa Cattolica: per fare questo è
stato utile e necessario leggere analiticamente tali documenti, che ci
siamo accorti di conoscere solo parzialmente, e ciò ci ha permesso
di capire meglio l'originalità del pensiero dottrinale cattolico.
E' stata anche un occasione per noi, che già ci conoscevamo, di
stare insieme e, nel contempo, ragionare in un modo "nuovo e originale".
Esperienza in quanto riteniamo fondamentale che il confronto ed il dialogo
con altri cattolici e con altri cittadini sugli avvenimenti di attualità
sia una modalità che arricchisce tutti indistintamente: il dibattito
che ne è seguito sembra, in primo luogo, che divida l'opinione
pubblica, ma, in realtà, è prezioso per tutti se avviene
nel rispetto delle identità reciproche.
Riteniamo che la pace e il rispetto dei diritti umani (tra cui quello
alla vita, dal suo concepimento alla morte) debbano essere ribaditi "nella
vita di tutti i giorni", soprattutto all'interno dei quotidiani ambiti
di vita di ciascuno di noi, e sottolineiamo, parallelamente, la fondamentale
necessità di un'adeguata informazione sui temi di attualità
nell'ottica di un libero e leale confronto a cui successivamente tutti,
cattolici compresi, sono chiamati ad assumersi chiare e precise responsabilità.
Siamo convinti e consapevoli, infine, di aver volutamente promosso un
dibattito vivace ed opportuno, con la speranza che tale dibattito non
si esaurisca solo sulla tematica dell'odierna guerra in corso, ma su tutte
le questioni che minano quotidianamente la pace, e che si sviluppi successivamente
un proficuo confronto che approfondisca, in futuro, anche altri avvenimenti
e tematiche importanti e fondamentali per noi, come cattolici e come cittadini,
e che possa svilupparsi anche in iniziative concrete.
BARBIERI CLAUDIA, BARBIERI ELENA, BARILI DON DAVIDE, FERRARI ELENA, LENA
ALDO, LUCOTTI ANTONIO, LUCOTTI MARZIO, MANTOVANI ROCCO, MAZZOLI MASSIMO,
RIVA ERIKA, SARZI BRAGA SERENELLA, SIROCCHI GABRIELE, TOSI CHIARA.
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