A conclusione del lavoro di un anno interno, i nostri catechisti hanno tra le mani una sorta di dichiarazione di intenti per migliorare il servizio che, tramite loro e l'oratorio, la parrocchia offre alle famiglie che intendono essere fedeli alla promessa matrimoniale di educare cristianamente i loro figli
Non credo sia facile per un genitore che accompagni il proprio figlioletto all'incontro rendersi conto del lavoro, del tempo, delle riflessioni e delle preoccupazioni che stanno dietro l'attività della catechesi per i ragazzi organizzata dalla parrocchia.
I ragazzi sono quasi 300, le catechiste 18, le aule occupate contemporaneamente anche 5. Diverse catechiste fanno tengono più di un gruppo e gli incontri per le elementari sono tutti raddoppiati per far fronte alle esigenze scolastiche del tempo prolungato e dei "nuovi moduli".
A questo si aggiungano i problemi che spesso insorgono a causa di situazioni familiari purtroppo, senza colpa di nessuno, precarie, a causa dei processi di integrazione delle famiglie immigrate che provengono da situazioni pastorali differenti (sacramenti celebrati ad età diverse, documenti da reperire...). Sono occorsi mesi prima di avere gli elenchi dei gruppi un po' attendibili, con la quasi sicurezza che le famiglie interessate fossero venute a conoscenza dell'esistenza della catechesi in parrocchia...
I catechisti hanno affrontato tutto questo facendo gruppo: il confronto, l'amicizia, la relazione umana, la propria formazione personale queste le armi pacifiche che hanno consentito alla nostra parrocchia di offrire alle famiglie interessate un servizio dignitoso e sufficientemente ordinato di formazione umana e cristiana nei primi delicati e fondamentali anni della vita.
Alla fine di un anno però non mancano i rimpianti e la voglia di cambiare e di migliorare. Già infatti sono state poste le basi per l'anno prossimo.
Questi allora gli impegni primari per i prossimo anno:
- Il cammino di catechesi dei ragazzi, che si chiama iniziazione cristiana alla fede, è un itinerario che coinvolge non solo i ragazzi ma anche i catechisti e i genitori
I catechisti continueranno ad incontrarsi tra loro con scadenza mensile avendo cura di partecipare agli incontri di formazione predisposti annualmente dal centro catechistico diocesano. Si abboneranno ad una rivista specializzata da cui trarre insieme lo spunto per il proprio aggiornamento. Mentre infatti procede l'anno di catechesi per i ragazzi, di pari passo deve crescere anche l'esperienza e la ricchezza umana del catechista.
I genitori dovranno essere maggiormente coinvolti. Non è sufficiente infatti la scuola per genitori che quest'anno si è articolata su quattro incontri. Occorrono altri incontri almeno per gli anni dei sacramenti che consentano ai genitori di sentirsi gruppo come già lo sono i rispettivi ragazzi impegnati nella preparazione della loro prima confessione, prima comunione o cresima. Incontri dove parlare del gruppo dei ragazzi, dove chiarire anche per i genitori i contenuti che sono spiegati all'incontro dei loro figli, dove confrontarsi sull'arte di educare.
- L'educazione cristiana in parrocchia non vive solamente nell'ora dell'incontro settimanale ma nell'interna vita dell'Oratorio
La frequenza dei ragazzi è più che buona. Si vorrebbe però che nell'appuntamento settimanale i ragazzi si incontrassero e familiarizzassero il più possibile con l'ambiente dell'oratorio. Allora si continuerà nell'esperienza della preghiera tutti insieme nel salone all'inizio dell'incontro e si proporranno alla fine dei giochi e una merenda in modo da concludere, per chi lo potrà, per le ore 16.00. L'oratorio non aprirà prima di quest'ora restando fino a quel momento a disposizione dei ragazzi della catechesi. Si cercherà di favorire il ritorno dei ragazzi in oratorio anche in altri momenti diversi dall'ora dell'incontro (magari la domenica pomeriggio con i genitori) e la frequenza alla S. Messa domenica possibilmente in parrocchia.
- La catechesi dei ragazzi deve essere presentata come una scelta libera e non come una costrizione tradizionale; pertanto la "scuola di catechesi" dovrà essere più rigorosa
Anche a causa del cambio del vicario, quest'anno ci sono state varie difficoltà e disguidi nel gestire gli incontri. Si vorrebbe dedicare il mese di settembre all'iscrizione dei ragazzi invitando i genitori a presentarsi in orari comodi (quello che da ottobre diventerà l'appuntamento settimanale dei ragazzi, la domenica dopo la S. Messa o nel pomeriggio...) in parrocchia per conoscere il catechista o i sacerdoti e per firmare il modulo di impegno. Modulo che riguarderà il mandare il proprio figlio agli incontri (giustificando l'assenza), la presenza del genitore agli incontri che per lui saranno organizzati durante l'anno, il seguire a casa il cammino del figlio (riguardando il quaderno, recitando con lui le preghiere, frequentando con lui la S. Messa...). Si vorrebbe anche, a costo di essere un poco pedanti, fissare un limite alle assenze ingiustificate, limite oltre il quali il figlio non sarà ammesso al sacramento. Torneremo anche a proporre una quota di iscrizione alla catechesi indicando anche una cifra indicativa per il servizio del pullmino sempre tenendo conto delle reali necessità dei badget familiari.
Tutte queste idee e altre sono state messe per iscritto su un foglio che testimonia bene la cura che una parrocchia ripone per le nuove generazioni . Il titolo del documento è ambizioso: "Progetto catechistico parrocchiale" che redatto dai catechisti è stato proposto al parroco. Oltre che una impegno esso rappresenta anche uno stile di lavoro da imitare in una parrocchia dove non tutto deve venire sempre e solo proposto dai sacerdoti, ma dove in un reciproco scambio di comunione, nei rispetto dei ruoli, si cammina insieme cercando di vivere la Buona Notizia e testimoniando la comunione.