Dalla pagina dell'Oratorio di "Ritrovarci":
Un momento di riflessione (Mar. 2001)
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Viaggio nella nebbia da mezz'ora. Ascolto un brano da discoteca degli anni settanta. Penso a quando avevo diciotto anni! Frase d'obbligo: "Sembra ieri!". L'andamento lento della nebbia induce una serie di considerazioni e pensieri...
Ripenso a certi discorsi di mio padre, ad alcuni suoi consigli, al mio atteggiamento di "bastian contrario", a quel voler andare sempre e comunque contro corrente.
Poi, il tempo cambia, il ragazzo diventa uomo e diventa papà e cambia il suo atteggiamento, e allora vorrebbe che i ragazzi, i suoi ragazzi, seguissero i suoi consigli; e invece...
Allora capisco l'amarezza che ha provato a suo tempo mio padre... e capisco anche cosa rimprovero oggi a mio padre... avrei voluto che mi ascoltasse, che parlasse il mio stesso linguaggio. E forse avrebbe capito.
Noi genitori di oggi abbiamo solo la pretesa di parlare ai ragazzi e la pretesa che ascoltino i nostri consigli di "uomini vissuti".
Invece è indispensabile che noi "uomini vissuti" ci mettiamo in ascolto dei ragazzi, imparando a capirli senza giudicarli, facendoci raccontare le loro esperienze quotidiane e magari confrontandole con le nostre.
Invece di dire "che tempi", oppure "ai miei tempi" far loro capire che si può essere amici anche nella "dissimmetria educativa di una relazione adulto-ragazzo".
Preoccuparsi di dire ad un figlio di fare attenzione con il motorino, di mettere la maglietta della salute, senza preoccuparsi di quello che gli passa per la testa aumenta il senso di solitudine di tutti noi. Giovani e adulti.
Forse una carezza e un sorriso in certi momenti valgono di più di tante parole; ma forse una carezza e un soriso dati in silenzio quando si ascolta un problema o un pensiero di chi ci è veramente caro, lascia il segno in chi dà e in chi riceve.
Io con mio padre, adesso che non c'è più, ho aperto la stagione del rimpianto, delle cose che avrei voluto dirgli e che non gli ho detto, delle cose che avrei voluto fare con lui e che non ho fatto...
Chiudo: la stagione dei rimpianti lasciamola, fa stare solo male... c'è la stagione delle dolcezze e dei ricordi... viviamola, e allora anche nella nebbia, riesci a sorridere.