ACR 2006
ACR 2006
Il sorriso dei bambini, le urla festanti di decine di ragazzi, i momenti
di preghiera, divertimento allennesima potenza, la semplicità
della vita comunitaria oratoriale nella valorizzazione di virtù come
altruismo, amicizia ed educazione. Messi così, questi concetti hanno
poco senso o almeno difficilmente sono conducibili ad un filo logico. Ma se
proviamo ad accostare questi valori la sigla ACR ecco che si chiude il cerchio.
Una figura geometrica che indica comunione, scambio di esperienze un percorso
comune da intraprendere negli ambienti ideali e con le persone capaci di trasmettere
qualcosa dimportante ai bambini. Don Davide mi ha chiesto di fare la
cronaca dellanno appena trascorso con la ACR, ma a me non piace fare
il giornalista e preferisco soffermarmi per ringraziare le persone che hanno
reso stupendo questo percorso che ha fatto sperimentare ai bambini quanto
sia bello stare con Gesù e con i
suoi amici . A partire da mamma Anna, persona fantastica che sa mettere i
valori della famiglia sopra a qualunque altra cosa e principale artefice della
costruzione di un gruppo educatori compatto, disponibile e che ha saputo condividere
momenti di gioia e divertimento con i bambini. Altrettanto fondamentali, ed
ai quali esprimo un grosso Grazie, la Gabriela (il Carlos Santana
in rosa), la Noemi (lincarnazione delleducazione), la Silvia (presa
in prestito dal S. Leonardo), Rubes (il palestrato), Max (lesordiente)
e Calza (il camionista), ragazzi colmi di valori e che sapranno valorizzare
la propria vita allinsegna degli ideali Cattolici. Infine non posso
dimenticare la piccola Claudia, aspirante educatrice che ci ha dato una grossa
mano nellorganizzazione logistica dellACR. E GP? Impossibile,
non ringraziarlo, il tuttofare del gruppo anche lui essenziale nel deliberare
consigli a noi giovani. Un Grazie con la G maiuscola anche
a quei genitori che ci hanno affiancato nel normale lavoro settimanale (biscotti,
rosari, torte, compleanni, statuette, disegni e chi più ne ha più
ne metta) ad eseguire le attività manuali da proporre. E veniamo allelemento
fondamentale cari amici: i bambini, i protagonisti di tutta lavventura,
giovani fanciulli che mi hanno fatto riscoprire la vera bellezza della vita
oratoriale e del divertimento, quanto tale, genuino senza la contaminazione
della società doggi. Grazie a voi Bianconigli, Cavallette e Lupi
Mannari, vi aspetto lanno prossimo ancora più numerosi. (Antonio
in arte Tokio)