Domenica - 4 Gennaio 2004
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II DOPO NATALE. - DOMENICA ciclo C
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LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Sir 24, 1-4. 8-12
La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.
Dal libro del Siracide
La sapienza loda se stessa, si esalta in mezzo al suo popolo.
Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca,
si glorifica davanti alla sua potenza:
«Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo
e ho ricoperto come nube la terra.
Ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
Il creatore dell'universo mi diede un ordine,
il mio creatore mi fece posare la tenda
e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità
Israele.
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò;
per tutta l'eternità non verrò meno.
Ho officiato nella tenda santa davanti a lui,
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città amata mi ha fatto abitare;
in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore, sua eredità».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 147
Il Verbo si è fatto carne
e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.
Seconda Lettura Ef 1, 3-6. 15-18
Dio ci ha predestinandoci ad essere suoi figli adottivi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli,
in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere
santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci
a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode
e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
Perciò io, Paolo, avendo avuto notizia della vostra fede
nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi,
non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,
perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il
Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione
per una più profonda conoscenza di lui. Possa egli davvero
illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere
a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude
la sua eredità fra i santi.
Vangelo Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Dal vangelo secondo Giovanni
[ In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò
che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
]
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
[ Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne, né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
]
Giovanni gli rende testimonianza e grida:
«Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù
Cristo.
Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.
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